
Queste iniziative sono segni intangibili della nostra cultura della legalità, che da sempre fa parte del nostro bagaglio politico; per questo motivo siamo fermamente convinti che chi sbaglia deve pagare, ovviamente se la colpevolezza dell’imputato è accertata in via definitiva.
Criticare un’iniziativa lodevole che sicuramente affronta un problema trasversale e presente in tutte le formazioni politiche, ci sembra un atteggiamento irresponsabile e rappresenta un mero tentativo di arrampicarsi sugli specchi.
Se di questione morale vogliamo parlare ben venga, ma non si può certamente attribuire ad una sola parte politica suddetta problematica.
A questo punto, per dovere di cronaca, ci tocca chiedere delle spiegazioni agli amici democratici su alcune vicende come quelle della “Frisullo e Tedesco s.p.a.” e con annessi scandali della sanità pugliese, dove a causa della conduzione familiare e partitica delle Asl pugliesi la Regione Puglia è dilaniata da debiti superiori al miliardo di euro.
Questa “congestione” della sanità pugliese ha visto un aumento esponenziale del volume d’affari delle aziende familiari dell’attuale senatore Tedesco (all’epoca assessore regionale alla sanità), questo dicasi conflitto d’interesse.
Quindi saremmo noi legittimati a “ non accettare insegnamenti moralistici”, da chi in questi anni è rimasto silente (come i loro referenti ) sui problemi di legalità che affliggevano il proprio partito.
Ovviamente non è nostra intenzione fare due pesi e due misure, perciò invitiamo i giovani democratici ad essere meno superficiali e più obbiettivi, perché un partito giovane ed innovativo, quale il Pd si auto-proclama, anziché criticare quest’iniziativa avrebbe dovuto quantomeno condividerla.
Giovane Italia Andria
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