Boris Brott dirige l’orchestra della Fondazione. Violino solista Francesco D’Orazio.

Alle 20.00 di domenica 10 ottobre, infatti, è in cartellone un grande appuntamento con la musica sinfonica: Boris Brott dirigerà l’orchestra della Fondazione Petruzzelli, violino solista sarà Francesco D’Orazio.
In programma in prima esecuzione mondiale, il brano per violino ed orchestra “Zephir”, composto da Terry Riley per la Fondazione Petruzzelli, il poema sinfonico “Oracle” di Alexander Brott e l’VIII Sinfonia di Antonín Dvořák.
L’importante appuntamento con l’esecuzione della composizione di Terry Riley è di sicuro da non perdere: musicista e compositore statunitense, noto per essere stato tra i fondatori del movimento minimalista, ha segnato la storia della musica contemporanea. Il suo brano “IN C”, composto nel 1964, è considerato da molti il primo lavoro del minimalismo musicale americano, corrente artistica cui aderirono compositori come Steve Reich, Philip Glass, John Adams e gruppi rock come i Tangerine Dream.
“Nel febbraio 2006 venni invitato dal mio amico e collaboratore Stefano Scodanibbio alla rassegna-festival della “nuova musica” di Macerata” racconta il compositore. “In quella occasione ebbi la fortuna di ascoltare il brillante e dinamico violinista Francesco D’Orazio e di parlare con lui dopo il concerto. D’Orazio mi manifestò il suo interesse ad eseguire una mia composizione scritta per l’occasione. Negli anni seguenti finimmo per decidere che sarebbe stata una composizione per violino e orchestra”.
E’ l’inizio di questa lunga storia. Col tempo, mese dopo mese, Riley ha sviluppato il tema iniziale, registrato una notte a Richmond, in California, mentre improvvisava al campionatore, per arrivare ad “un naturale fluire dell’energia di ogni sezione in quella seguente”.
“Noi ascoltiamo… noi scriviamo ciò che sentiamo” – continua Riley – “Sono giunto a riconoscere la profonda relazione fra il modo in cui improvviso e quello in cui scrivo. Quando improvviso, ho solo frazioni di secondo per ascoltare ciò che verrà dopo e talvolta quando sto scrivendo sperimento questo flusso di nuove idee che mi viene incontro. Non posso scrivere alla stessa velocità con cui suono, c’è bisogno di un po’ di tempo perché le idee si materializzino in una certa forma: è un aspetto al contempo positivo e negativo. Occorre considerare i dettagli che appaiono nel fluire dell’improvvisazione, ma questa riflessione può impedire lo scorrere naturale delle idee ed allontanare dalla naturalezza e dal senso di esattezza, così critico, per la nascita della musica”.
A seguire, “Oracle” di Alexander Brott (1915-2005) padre del direttore d’orchestra Boris, una delle personalità musicali più eminenti del Canada; e la “Sinfonia n.8 in sol magg. op. 88” di Antonín Dvořák (1841-1904) composta nel breve arco di due mesi e presentata per la prima volta a Praga nel febbraio 1890.
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