Chiedono che la stabilizzazione non diventi, ancora una volta, lo strumento per danneggiare il personale ex-aams e successivamente ex-eti così come, invece, è accaduto fino a questo momento a causa delle varie interpretazioni date alla legge 283/98. Stiamo parlando dei 24 lavoratori ex Ente Tabacchi Italiani della provincia di Barletta – Andria – Trani che, dopo essere stati considerati in esubero nell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, sono “transitati” in posizione di comando presso il Comune di Margherita di Savoia. La vicenda si trascina da quasi un decennio da quando, cioè, con la riorganizzazione dei Monopoli di Stato, migliaia di dipendenti in tutta Italia furono assorbiti da Enti Locali e da Pubbliche Amministrazioni. Negli anni sono sorte numerose problematiche alle quali non si è mai trovata soluzione. Le 24 unità in questione lavorano effettivamente dal 2002 presso il Comune salinaro e da otto anni attendono il riconoscimento di alcuni diritti. La situazione di Margherita di Savoia non è isolata, anche in altri Enti della Provincia Bat sono presenti lavoratori ex-eti.
A complicare ancora di più la vicenda è intervenuto un Decreto Legge, emanato lo scorso luglio, il quale prevede che “il personale già appartenente all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, distaccato presso l’Ente Tabacchi Italiani, dichiarato in esubero a seguito di ristrutturazioni aziendali e ricollocato presso gli uffici delle pubbliche amministrazioni a decorrere dal 1° gennaio 2011 sarà inquadrato anche in posizione di soprannumero, salvo riassorbimento al verificarsi delle relative vacanze di organico, nei ruoli degli enti presso i quali prestava servizio alla data del 31 maggio 2010”. A questa disposizione fanno seguito una serie di problematiche attinenti il trattamento giuridico ed economico del personale, compresa l’equiparazione professionale e previdenziale. Dell’aspetto si stanno occupando le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali che hanno chiesto un incontro al Ministero dell’Economia e delle Finanze per avanzare alcune proposte ed individuare le soluzioni più idonee alle problematiche del personali ex Eti.
Noi della Funzione Pubblica Cgil Bat, in attesa di avere notizie da Roma, abbiamo più volte chiesto incontri ai rappresentanti del Comune di Margherita di Savoia ma non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta. Istanze di convocazione di tavoli tecnici sono state inoltrate dalla Segreteria della Fp Cgil Bat nei mesi di giugno, luglio ed agosto al Segretario Generale del Comune della sesta provincia pugliese senza alcun riscontro. In data 3 novembre abbiamo, quindi, pensato di rivolgerci direttamente al sindaco, On. Gabriella Carlucci, sollecitando l’istituzione di un gruppo di lavoro per provare a mettere a fuoco la questione ma anche dal primo cittadino non abbiamo avuto alcuna risposta.
“La cosa che in realtà ci rattrista – commentano Liana Abbascià e Angelo Rondinone, segretari della Funzione Pubblica Cgil Bat – è l’indifferenza, fino a questo momento mostrata, da parte del Comune di Margherita di Savoia rispetto ad una semplice richiesta di incontro. Pur consapevoli del fatto che la vicenda ha un carattere nazionale e che vi sono delle difficoltà oggettive che nel tempo si sono sommate, chiediamo – concludono Abbascià e Rondinone – al sindaco Carlucci di sederci attorno ad un tavolo e di avviare una discussione. Quello che ci sta a cuore in questo momento è ricevere risposte in tempi brevi dal primo cittadino di Margherita di Savoia”.
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