Come C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi) dobbiamo registrare anche quest’anno 2010 una forte crisi che ci sta costringendo a raccogliere le olive senza nemmeno la possibilità di ricavarne il necessario per i costi sostenuti per la produzione.
Tutti ricorderanno le proteste dello scorso anno nel territorio della Sesta Provincia e siamo certi che se quest’anno ancora non si avvertono clamori è solo perché alla rassegnazione si unisce la necessità di recuperare quanto più possibile, anche se poco, per saldare i conti in sospeso.
Tutto questo porterà all’abbandono generale delle coltivazioni con grandi vantaggi per i grandi gruppi industriali che continuano a vendere molto bene i loro prodotti, anche se di scarsa qualità rispetto alla nostra.
Di fronte ai buoni propositi avvertiamo la mancanza di un posizionamento sul mercato dei nostri prodotti come avviene altrove laddove si è fortemente impegnati in azioni massicce di marketing territoriale finalizzato all’obiettivo della creazione, tutela e divulgazione dei marchi di qualità.
Questo silenzio, però, è molto pericoloso perché l’agitazione può scoppiare da un momento all’altro visto che rispetto allo scorso anno i prezzi di vendita sono rimasti immutati e molto bassi a fronte dell’aumento dei costi dei prodotti per l’agricoltura, soprattutto concimi e fitofarmaci specifici.
Non dimentichiamo che questa crisi persistente del settore agricolo si riversa anche sui consumi, senza escludere quelli natalizi, con gravissime ripercussioni sull’intero tessuto economico cittadino che sta anch’esso registrando picchi negativi evidenti ed innegabili.
Per il Coordinamento
Losito Riccardo
Liso Mauro
Losito Nicola Giuseppe
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