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sabato 6 novembre 2010

TRINITAPOLI : Vadano a casa sofisti e cicale. Giovani, non uccidete i vostri cervelli, siete ancora anime vive!


Questa nostra terra, segnata con un puntino rosso su un qualsiasi atlante geografico, non è espressione geografica né un collage di quartieri o di strade:E’ un organismo vivente.

Ciascun cittadino, uomo,donna o bambino, è una cellula viva di codesto organismo. Ciascuno di noi ,quindi,è Trinitapoli. Ma come in ciascun organismo,una cellula puo’ impazzire e diventare bestia tumorale. La sua azione si traduce, di conseguenza,in essenza letale per la vita dell’organismo stesso,sino a determinarne la morte.
Le cellule tumorali nella nostra città sono una pletora di sofisti e di cicale. Esistono solo un paio di politici ;chi sono i sofisti?Erano filosofi dell’antica Grecia che vivevano di espedienti;
erano famosi oratori per le chiacchiere che sapevano raccontare con le loro prediche, nelle quali usavano proluvie di parole di difficile comprensione per il popolo. Perciò, al popolo stesso apparivano dotti. Il filosofo Socrate li sbugiardò perché, con l’arte della MAIEUTICA, portò il popolo a capire e a distinguere la verità dalle chiacchiere,il vero dal falso. Perse le loro fonti di guadagno, i sofisti lo denunciarono, con accuse prive di fondamento, ed i giudici,sofisti anche’essi, lo condannarono a morte,con l’uso della cicuta(un veleno potentissimo).Oggi, molti sofisti si nascondono dietro gli scudi dei partiti politici, ne fanno sorgere come funghi e dimenticano che dove regna la Giustizia lì vive la Pace.
Ed un partito non e’ tale solo se scimmiotta parole quali libertà , giustizia e democrazia.I sofisti scappano davanti alla Pace, come vampiri davanti ai raggi del sole. Non siamo faziosi come il PD e il Pdl perché non siamo come loro, manichei. Costoro, i manichei ,spaccano il mondo in due, di qua i buoni e di là i cattivi.
Noi cattolici viviamo la pietàs cristiana (cioè Amore di Dio, virtù e rettitudine)perché siamo uomini di pace e timorati di Dio. Noi possiamo stare con gli uni e con altri, purché siano rispettati i nostri principi morali e i nostri valori. Le cicale friniscono(cantano), perché vivono una sola estate. I sofisti, hanno in testa la gloria,ma solo dopo il guadagno del vile danaro ed il raggiungimento del potere.
L’eredita’ dei sofisti è la vitalità dei mediocri. A loro poco importa che le menti migliori, tranne pochissimi, ci lascino per andare via, in cerca di lavoro. Per loro , più esseri mediocri restano più facile è dominare codesto nostro organismo. Ci sono troppi politicanti biliosi che pensano alla loro gloria da periferia. Cos’è ormai Trinitapoli? Una periferia inquinata. E l’organismo si ammala. È ormai coperto di pustole nauseabonde.
Oggi, ciascuno dei tanti partiti sorti, e che sorgeranno ancora, è diventato l’elisir del narcisismo di un soggetto che, avendo conseguito il magro successo personale in una competizione elettorale, si guarda allo specchio e si sente creatura dell’Olimpo. Perciò padrone del partito perché si dichiara padrone delle anime dei suoi elettori.
Vige ormai la legge dei numeri. Ricordate il romanzo “Le anime morte” di Gogol? Nella Russia di un tempo andato c’erano i servi della gleba. Costoro erano chiamate anime. Cicikov, il protagonista, dopo l’ultimo censimento nazionale, prese a girare per i feudi dove comprava i nomi dei servi morti. Quando il suo registro fu pienissimo, lo presentò allo stato e divenne padrone di un proprio feudo in quanto padrone di tanti servi morti.
A Trinitapoli, i partiti sono impegnati nella ricerca del candidato sindaco che sia, preferibilmente, biondo con gli occhi azzurri, per alcuni partiti, o un macho con pelle abbronzata e capelli scuri,per gli altri partiti.
Pare che abbiano dimenticato che l’elettore, anima viva, cerca un candidato che gli dia fiducia e che gli assicuri un senso di Giustizia e di onestà amministrativa. Non importa se non è bello.
Per l’elettore, anima viva, il candidato sindaco deve brillare in moralità, intelligenza amministrativa e qualità culturali. Povera democrazia. Tu vaghi per cielo e per terra, con vestiti a brandelli, sporca, affamata ed assetata. Sei ormai un lontano ricordo di bellezza e di amore, di virtù e di giustizia. Le tue creature, quelli che parlano di te nelle segreterie dei loro partiti, sono ferme solo al conteggio degli elettori favorevoli(anime morte). Sono convinti che comunque il popolo li voterà.
Vadano a casa sofisti e cicale. Giovani, non uccidete i vostri cervelli, siete ancora anime vive!
Liberate i vostri cuori! Non abbiate paura.
Scendete in piazza a sostenere uomini nuovi, al di fuori dei giochi politici. Partecipate alla scelta dei candidati che siano onesti e coraggiosi, colti e buoni padri di famiglia. Diffidate dei politicanti di professione.




 Prof. Vincenzo Orfeo

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