"C'e' bisogno di lavorare per Barletta senza polemiche, ora c'e' un un gruppo di lavoro e programmatico responsabile - spiega Dibenedetto - che decidono di confrontarsi per il bene del paese. Non e' nostra intenzione fare guerre di religione a nessuno, ma piuttosto cercare di unificare le forze responsabili". "Oggi - scandisce - nasce un nuovo polo e sembra robusto”.
Marceremo compatti sulle diverse questioni che occupano la scena politica e per discutere delle strategie in vista delle elezioni amministrative di primavera, per presentare alla Città di Barletta le priorita' programmatiche su cui aprire il confronto con le altre forze politiche, i movimenti civici ed il mondo associazionistico.
Prove di terzo polo all'insegna del Rinascimento. "Lo chiamate terzo polo? - Laurora (UDC) - direi piuttosto primo polo, non metteteci già in fondo alla classifica!". Voglia di dialogo, di riflessione comune. "Non vedo perché non si debba ricercare ciò che ci unisce”
Dibenedetto (Fli), ribadisce e parla di "un'area che si sta formando, di un incontro tra uomini politici che sono stati parte di schieramenti diversi e adesso hanno sempre più punti importanti in comune. E' tempo di unire coloro che erano lontani".
Dibenedetto (FLI) evoca che stante la "crisi etica gravissima", c’è la necessità di un "Patto per la Città di Barletta", di "una fase nuova": "è' finita un'epoca, è finito un modello di governare la città sbagliato e poco sostenibile". “Realizziamo un’alleanza democratica di Salute pubblica”.
Laurora (UDC): ce la possiamo fare: "Barletta può farcela, occorre uscire dal tunnel, dalla logica dello scontro, del nemico Il Paese ha bisogno di una stagione di riforme".
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