«Sono mesi ormai che assistiamo e seguiamo con interesse gli sviluppi della politica nazionale. Alcuni risvolti hanno portato alla costituzione prima dei circoli di Generazione Italia e poi del partito Futuro e Libertà del presidente Fini ai quali da subito io e il mio gruppo abbiamo aderito con entusiasmo e nuovo slancio di far politica. Politica che ormai si era ridotta a mero personalismo dove da primus inter pares il presidente Berlusconi si è trasformato in dominus facendo così venir meno la base del dibattito e del confronto all’interno del partito e del Paese arrivando così alla nascita del nuovo progetto politico del presidente Fini ispirato da idee e valori semplici ma basilari quali l’uguaglianza, la democrazia, il dibattito, il confronto e la crescita meritocratica per cercare di dare nuove idee vincenti e propulsive al nostro Paese in crisi. Politica personalistica che si è vista spostarsi anche a livelli regionali, provinciali e comunali. Personalismi portati agli estremi facendo ostruzionismo sulla crescita di questa o quella provincia, questa o quella città, questa o quella persona all’interno del partito. 
Purtroppo molta gente pensa e noi condividiamo che quello che sta accadendo alla città di Trani in negativo sia frutto di mero ostruzionismo da parte della Regione nei confronti della nostra adorata città, proprio come ha pensato il nostro sindaco, ma noi ascoltando la gente e riportando alcune riflessioni siamo qui a chiederci, il problema è Trani, che pure in entrambe le tornate elettorali ha dato (purtroppo) fin troppe soddisfazioni al governatore Vendola, o è piuttosto un problema personale tra il governatore e il nostro sindaco? 
La questione dell’istituto alberghiero è solo la punta di un iceberg nei confronti della nostra città, un istituto che ha riscontrato i pareri positivi di tutti gli enti preposti al controllo e all’approvazione di un nuovo istituto ma che è stato bloccato solo dal governatore e dalla sua giunta. Un istituto che avrebbe a Trani la sua ubicazione naturale, la perla dell’Adriatico, la città turistica per eccellenza, amata bramata rispettata e meraviglia della Puglia sin dall’antichità. 
Per non parlare poi del problema ospedale, siamo stati inebriati e ammaliati dalle parole del Governatore solo per essere poi derubati e defraudati (come purtroppo era previsto). Il progetto ospedale unico Trani-Bisceglie messo in ghiaccio, un progetto funzionale quanto necessario. Questione termovalorizzatore che ha bloccato qui a Trani per poi concederlo in altre città senza un criterio ne una spiegazione. Si può discutere se il termovalorizzatore sia necessario o meno, su quale impatto ambientale possa avere, ma se lo si blocca in una città per darlo altrove, toglie posti di lavoro ad una città per darli altrove allora è anche qui una questione personale. Per chiudere menzioneremo anche le notti bianche finanziate con fondi europei ma non a Trani, quella che avrebbe dovuta essere una delle prime città ad usufruirne. 
Tempo fa il sindaco in una sua nota denunciando tutte queste malefatte subite dalla nostra città chiuse chiedendo quale fosse il pensiero dei cittadini. I numerosi cittadini che ci fermano per strada e frequentano la nostra sede sono tutti concordi che ormai la questione sia arrivata a livello personale, e qui siamo a chiederci, perché Vendola dovrebbe avercela con Trani? Ha sempre professato amore per la città e le sue bellezze, ha sempre avuto grandi consensi elettorali, perché dovrebbe avercela con Trani? A questo punto molti pensano e noi siamo a chiederci se sia vero, il problema può essere direttamente tra il governatore Vendola e il sindaco Tarantini? 
Tutto questo è inaccettabile e incondivisibile. Se così fosse il sindaco per il bene della nostra città dovrebbe recarsi personalmente dal governatore e per il bene di tutti chiarire la situazione anche a costo di mettere da parte orgoglio personale ed eventuali questioni personali. Ora basta, la città e i cittadini meritano rispetto e considerazione, meritano ogni azione possibile affinchè la nostra città possa crescere e progettare un futuro roseo e senza ostruzionismi. Tutto questo spero resti sempre nella mente dei cittadini quando si tornerà alle urne per il voto: la bella parlantina, il fumo negli occhi non pagano, la crescita è portata solo da fatti concreti e azioni ben precise. La politica dell’ostruzionismo per beghe personali non paga mai. Anche perché c’è sempre un detto, chi di ostruzionismo ferisce, di ostruzionismo perisce, ma non è per questo che dovrebbe pagare una città intera». 
Dino Marinaro 
Consigliere comunale Generazione Italia / Futuro e Libertà

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