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News dalle Città della BAT

lunedì 14 marzo 2011

ANDRIA : PARCHEGGI A PAGAMENTO ILLEGITTIMI

La trasmissione delle “Iene”, di alcune settimane addietro, ha messo all’attenzione dell’opinione pubblica l’illegittimità del parcheggio a pagamento delimitato sulla carreggiata con le famigerate strisce blu, come recita l’articolo 7 comma 6 del codice della strada: ”Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori dalla carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico”. Una vecchia legge, datata 1989 e conosciuta come “legge Tognoli”, già stabiliva questo principio, che da parte nostra stiamo a richiamare da non ricordiamo neanche noi da quanto tempo.


Non avvertiamo da parte dell’assessore al ramo della nostra città alcun atto di merito, mentre per altre problematiche di rilevanza minore ha mostrato un accanimento senza pari e senza contraddittorio, pur avendo il cittadino fornito elementi legittimi ed in conformità al codice. Contemporaneamente molti “azzeccagarbugli” si sono affrettati a dare loro interpretazioni della legge stessa, volte a smentire la notizia. Al solito: la legge in alcuni casi si applica, mentre in altri si interpreta; alla bisogna del più forte.

Contestualmente l’Amministrazione, incurante delle difficoltà di molti cittadini, procede alla riscossione sic et simpliciter anche attraverso mezzi o soggetti degni della più efferata inquisizione, Equitalia; cioè gli amministratori sono bravi e solerti a pretendere il proprio, mentre il cittadino per ricevere il suo è obbligato a rivolgersi a professionisti, con ulteriore esborso di danaro. I provvedimenti di auto-tutela sono emeriti sconosciuti.

La legge prevede obblighi e diritti delle amministrazioni pubbliche, ma anche obblighi e diritti dei cittadini; forse nella nostra città non tutti conoscono o fingono di non conoscere le leggi 142 e 241 del 1990 e lo Statuto del contribuente.

Infatti, mentre si enfatizzano oltremodo alcune iniziative come foriere di benessere per la collettività, la realtà è ben diversa; la sensazione che si avverte “a pelle” è la sordità di chi è al timone della città alle grida di dolore, e tra poco di fame. Andria, lo dicono le statistiche, è il capoluogo di provincia più povero d’Italia, con i mezzi che si vanno usando attualmente tra poco ci toglierete anche la povertà. A proposito apprendiamo ad horas dalla stampa l’esborso di un milione di euro per il semplice canone di locazione e per l’arredo degli uffici della provincia a Barletta e Trani. Chi paga? Il solito cittadino che da latore di potere è ormai ridotto a servo del potere, cioè di chi manda in sua vece al comando delle Amministrazioni statali.

Mentre “è compito della Repubblica – di cui la città di Andria fa parte- rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…” e la maniera in cui tale principio si esplica è propriamente della giusta imposizione fiscale. Il solo possesso di un immobile non è il solo indicatore della effettività ed attualità reddituale del soggetto, su cui parametrare la capacità impositiva. Quanto invece va verificandosi in questi tempi è contrario al principio sia della diretta proporzionalità tra reddito e tassazione sia al principio costituzionale dell’”accesso del risparmio costituzionale alla proprietà dell’abitazione” (art. 47 comma 2 della Costituzione). La patrimoniale sul mattone, secondo voi, è necessaria, pur essendo un principio tutelato dalla legge fondamentale dello Stato, la patrimoniale sugli utili di borsa è necessaria per lo sviluppo economico. In pratica con il mattone si mangia e si va in ferie, i soldi si investono e basta?

Per il cittadino non ci sono risorse: necesse est il risparmio, mentre per i lauti stipendi e le onerose indennità dei politici di mestiere e gli incarichi affidati all’esterno, come se le medesime professionalità non fossero presenti all’interno, sono comunque elargiti e non con parsimonia.

Un grazie di cuore per quanto state facendo e per il futuro, se questi sono i presupposti…

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