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venerdì 4 marzo 2011

TRANI : La legge è uguale per tutti”, un valore universale

La Funzione Pubblica Cgil Bat chiede il ripristino della “vecchia” targa nelle aule di udienza del Tribunale di Trani.



La targa con la scritta “La legge è uguale per tutti”, sostituita per volontà del Ministro Roberto Castelli con quella in cui campeggia la dicitura “La giustizia è amministrata in nome del popolo italiano”, potrebbe tornare presto al Tribunale di Trani. La decisione di apportare questa modifica nelle aule di udienza di tutta Italia fu presa e, fortemente voluta, nel 2002 con un decreto “ad hoc” dal guardasigilli leghista. Castelli lo disse e lo fece. L’idea destò molto perplessità. La vicenda tornò fortemente alla ribalta anni dopo quando il Ministro Clemente Mastella, al quale fu affidata la guida del Ministero di Grazia e Giustizia, riportò la situazione a quella che era stata prima della “rivoluzione leghista”. Un secondo decreto stabilì che in tutte le aule di udienza si dovesse ripristinare la precedente formula: “La legge è uguale per tutti”.

La Funzione Pubblica Cgil Bat è convinta che la storica frase “La legge è uguale per tutti” rappresenti un valore universale, un richiamo ed un invito alla saggezza perché ogni cittadino deve essere tutelato dalla Legge in ogni momento della sua esistenza. Ed è così che il sindacato con una missiva ha chiesto al Presidente del Tribunale di Trani, Filippo Bortone, di ripristinare la “vecchia” targa. “Su di essa – spiega Massimo Marcone, segretario Fp Cgil Bat – è vergata una frase carica di storia: fu scritta per la prima volta nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino approvata dall’Assemblea Nazionale Francese il 26 agosto 1789. Non sono delle semplici parole ma il fondamento giuridico di tutte le costituzioni delle democrazie occidentali”.

“Siamo certi – prosegue Marcone – che il presidente del Tribunale di Trani prenderà in considerazione questa nostra richiesta e vigilerà affinchè venga ripristinata la vecchia targa in tutte le aule di udienza del Tribunale di Trani e del circondario, comprese quelle degli Uffici del Giudice di Pace. Non è solo una questione di forma – conclude Marcone – ma anche di sostanza e i fatti degli ultimi tempi, tra legittimo impedimento e leggi ad personam, lo dimostrano”.







Ufficio Stampa CGIL BAT

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