La Chiesa in rivolta contro un club a luci rosse che sta per aprire a Barletta. L'oggetto della polemica è un club aperto allo scambio di coppie che, secondo quanto viene pubblicizzato su Facebook, dovrebbe essere inaugurato a breve.
L'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie ritiene che l'eventuale apertura a Barletta di un club privè per scambisti, «in cui coppie e singoli possano liberamente e momentaneamente approcciarsi anche per attività sessuali», costituisca «certamente il chiaro sintomo di relazioni falsate, fugaci e alienanti sul piano schiettamente umano basate su una libertà individuale più apparente che reale».
Per questo motivo l'arcidiocesi, dopo aver appreso dal portale Barletta Live che in una pagina di Facebook e sul web è pubblicizzata l'apertura, a fine giugno, del club - definito «luogo disumanizzante» - invita «le autorità amministrative e le forze dell'ordine a vigilare, al fine di impedire il verificarsi di fatti penalmente rilevanti».
«Consapevoli - è detto in una nota stilata da quattro commissioni diocesane - che l'apertura del club dipende soprattutto dal numero delle persone disponibili a frequentarlo, sollecitiamo la comunità civile ad affinare la propria coscienza critica verso la costruzione di relazioni autentiche e significative in ambito personale, familiare e sociale».
Fonte : Il Quotidiano di Puglia
L'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie ritiene che l'eventuale apertura a Barletta di un club privè per scambisti, «in cui coppie e singoli possano liberamente e momentaneamente approcciarsi anche per attività sessuali», costituisca «certamente il chiaro sintomo di relazioni falsate, fugaci e alienanti sul piano schiettamente umano basate su una libertà individuale più apparente che reale».
Per questo motivo l'arcidiocesi, dopo aver appreso dal portale Barletta Live che in una pagina di Facebook e sul web è pubblicizzata l'apertura, a fine giugno, del club - definito «luogo disumanizzante» - invita «le autorità amministrative e le forze dell'ordine a vigilare, al fine di impedire il verificarsi di fatti penalmente rilevanti».
«Consapevoli - è detto in una nota stilata da quattro commissioni diocesane - che l'apertura del club dipende soprattutto dal numero delle persone disponibili a frequentarlo, sollecitiamo la comunità civile ad affinare la propria coscienza critica verso la costruzione di relazioni autentiche e significative in ambito personale, familiare e sociale».
Fonte : Il Quotidiano di Puglia
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