«Non siamo mai riusciti a portare in Parlamento le riforme perché con Casini prima e poi con Fini non c’era la possibilità dentro la nostra maggioranza di farle viaggiare. Ora in 18 mesi tutto questo sarà possibile». Lo ha detto il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, parlando di nuovo per telefono, questa volta intervenendo ad un’altra festa del Pdl di Bisceglie, in Puglia.
Il premier punta, poi, a quello che definisce un record: «Abbiamo fieramente l’intenzione di conseguire il pareggio di bilancio nel 2013 e questo sarà un grande record perché l’unica volta che è successo in Italia è stato nel 1876, cioè 135 anni fa».
«L’unico grande vero torto che abbiamo avuto e che abbiamo è di non essere riusciti a farci dare dal 51% degli Italiani il mandato e la responsabilità di governo - ha continuato il presidente del Consiglio - Abbiamo perciò dovuto accettare le alleanze che sono state disponibili e abbiamo dovuto avere affianco a noi le persone che pure erano legate ad altri ambienti. E questo ci ha impedito di fare le riforme che da sempre abbiamo in testa».
Berlusconi ha ribadito quanto già questa mattina aveva detto rispetto alla maggioranza di governo: «Il Pdl è in un momento molto impegnativo ma abbiamo una maggioranza solida in Parlamento, una maggioranza finalmente coesa ed è con questa nuova maggioranza che faremo ciò che gli italiani ci chiedono e cioè di realizzare le riforme necessarie per la modernizzazione dell’Italia».
Il premier ha di nuovo detto che non intende fare «nessun passo indietro» e ha indicato come prioritarie «la riforma della giustizia, la riforma del fisco e la riforma dell’architettura istituzionale dello Stato». «Faremo le riforme - ha detto - a dispetto di quello che si augura l’opposizione sfascista con cui abbiamo a che fare e che pensa solo al proprio tornaconto».
«In queste settimane come prima preoccupazione avremo quella dell’economia; noi abbiamo fatto il miracolo di approvare una manovra in tre giorni e mezzo, mentre l’opposizione, i giornali e le tv hanno fatto un danno enorme a tutto il Paese dicendo che noi eravamo confusi. Noi abbiamo fatto questo miracolo di una manovra da 54 miliardi - ha aggiunto - e abbiamo detto che è una manovra da migliorare e che lo faremo nel percorso parlamentare».
Fonte : Il secolo XIX
Il premier punta, poi, a quello che definisce un record: «Abbiamo fieramente l’intenzione di conseguire il pareggio di bilancio nel 2013 e questo sarà un grande record perché l’unica volta che è successo in Italia è stato nel 1876, cioè 135 anni fa».
«L’unico grande vero torto che abbiamo avuto e che abbiamo è di non essere riusciti a farci dare dal 51% degli Italiani il mandato e la responsabilità di governo - ha continuato il presidente del Consiglio - Abbiamo perciò dovuto accettare le alleanze che sono state disponibili e abbiamo dovuto avere affianco a noi le persone che pure erano legate ad altri ambienti. E questo ci ha impedito di fare le riforme che da sempre abbiamo in testa».
Berlusconi ha ribadito quanto già questa mattina aveva detto rispetto alla maggioranza di governo: «Il Pdl è in un momento molto impegnativo ma abbiamo una maggioranza solida in Parlamento, una maggioranza finalmente coesa ed è con questa nuova maggioranza che faremo ciò che gli italiani ci chiedono e cioè di realizzare le riforme necessarie per la modernizzazione dell’Italia».
Il premier ha di nuovo detto che non intende fare «nessun passo indietro» e ha indicato come prioritarie «la riforma della giustizia, la riforma del fisco e la riforma dell’architettura istituzionale dello Stato». «Faremo le riforme - ha detto - a dispetto di quello che si augura l’opposizione sfascista con cui abbiamo a che fare e che pensa solo al proprio tornaconto».
«In queste settimane come prima preoccupazione avremo quella dell’economia; noi abbiamo fatto il miracolo di approvare una manovra in tre giorni e mezzo, mentre l’opposizione, i giornali e le tv hanno fatto un danno enorme a tutto il Paese dicendo che noi eravamo confusi. Noi abbiamo fatto questo miracolo di una manovra da 54 miliardi - ha aggiunto - e abbiamo detto che è una manovra da migliorare e che lo faremo nel percorso parlamentare».
Fonte : Il secolo XIX
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