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lunedì 3 ottobre 2011

BARLETTA : Crollo di una palazzina . Sono cinque le donne sepolte dalle macerie. "Due di loro hanno dato segni di vita comunicando con i soccorritori"

Secondo il bilancio diffuso dal sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano che ha partecipato a un vertice a Barletta e è arrivato in via Roma, sono cinque le donne sepolte dalle macerie. "Due di loro hanno dato segni di vita comunicando con i soccorritori", ha confermato Mantovano. "Al momento - ha proseguito Mantovano - la vittima certa è Maria Cinquepalme, la figlia quattordicenne dei titolari della piccola impresa" che si trovava nell'edificio. "I soccorritori - aggiunge il sottosegretario - stanno scavando a mano un cunicolo parallelo a quello principale per riuscire a raggiungere senza danni le donne rimaste intrappolate. L'emergenza è trovare vive le persone".
Tante le manifestazioni di solidarietà per la città. Anche Facebook diventa una lavagna dove lasciare un messaggio di vicinanza. Così Foggia, ferita dal crollo di un palazzo l'11 novembre del 1999, si stringe ai barlettani. In via Giotto, dodici anni fa, morirono 67 persone.
 

 I coniugi proprietari del laboratorio tessile travolto dal crollo della palazzina sono salvi perchè al momento della sciagura erano all'esterno dell'edificio. Lo si è appreso da fonti di polizia. Le stesse fonti di polizia hanno rettificato le informazioni date precedentemente secondo le quali nel maglificio, insieme con quattro o cinque operaie e la figlia degli imprenditori, Maria Cinquepalmi di 14 anni - l'unica per il momento deceduta - c'erano anche i coniugi proprietari del maglificio.

 "Passavo questa mattina da via Roma quando il palazzo è venuto giù e con gli altri ho cominciato a scavare con le mani". E' quanto racconta Roberto Sansone, panettiere. L'uomo ha raccontato ai giornalisti le fasi concitate successive al crollo e di come ha partecipato ai soccorsi. "Ho trovato e soccorso Emanuela - racconta con molta emozione - la donna incinta al quinto mese di gravidanza ora ricoverata nell'ospedale Dimiccoli di Barletta". "Aveva la gamba incastrata da una trave - dice ancora l'uomo - e sono riuscito a liberarla e l'abbiamo tutti insieme portata fuori".

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