EPPURE
ABBIAMO SEMPRE TENUTA ALTA L’ATTENZIONE, QUASI SEMPRE INASCOLTATI.
Ora si sta seriamente superando ogni
limite e mentre a maggio scorso riconoscevamo pubblicamente timidi ma positivi segnali
rispetto alle precise indicazioni fornite dal nostro “Piano Sicurezza” del 9
aprile 2010, applicato solo parzialmente, continuando a chiedere invano un
ulteriore sforzo mediante la sperimentazione di una presenza continuativa e
visibile dei Vigili Urbani, specie ora che il numero degli Agenti ha
abbondantemente superato quello insufficiente di alcuni anni fa, da mesi il
Quartiere Europa, così come sta avvenendo nell’intera città, è terrorizzato.
Al di la dei mai risolti problemi di
viabilità con l’assenza dei dissuasori piuttosto che dell’assoluta
insufficienza di segnaletica stradale o di altri elementi atti a garantire la
sicurezza dei pedoni e della viabilità, stiamo assistendo ad una preoccupante
recrudescenza di episodi criminosi con furti e rapine ai danni di cittadini,
residenti e commercianti.
Proprio questa mattina i
responsabili del nostro Comitato hanno raccolto la sentita ed emozionante
testimonianza di chi ha subito la rapina martedì scorso in un noto esercizio
commerciale del Quartiere. Nelle prime ore del pomeriggio, intorno alle ore
17,00, due malviventi, coltello alla mano, terrorizzano la titolare del negozio
e portano via del denaro. Urlano in palese dialetto andriese, minacciando,
mentre un complice li attende all’esterno. Non è escluso si sia trattato
addirittura di minorenni. L’episodio è stato regolarmente denunciato alle forze
dell’ordine.
Questo è purtroppo solo il più
recente episodio criminoso che si verifica nel Quartiere che già da decenni
vive il problema legato al massiccio spaccio di sostanze stupefacenti, corse di
auto e moto, alte velocità, pericoli e
atti di bullismo al limite della delinquenza ai danni spesso di donne e
persone anziane.
Petizioni, interventi stampa e
televisivi e mobilitazioni non sembrano attecchire minimamente ed ecco che, col
passare degli anni, le cose peggiorano, e non di poco.
Non sappiamo se siamo noi a dover
cambiare atteggiamento, rassegnandoci ad un certo andazzo, magari imitando
coloro che hanno anche deciso di neanche rilanciare più “le notizie negative”,
cedendo all’alone omertoso che si respira insieme alle frequenti “puzze” che
non si sa ancora bene da dove provengano. Sicuramente rimane inalterato quel
senso di dovere istituzionale che tutti siamo chiamati ad esercitare e noi,
avendo scelto da che parte stare, abbiamo deciso di continuare. Ci ritroveremo
da soli?
Tranquilli, lo siamo già da tempo e
ne siamo fieri ed orgogliosi.
Ufficio di Coordinamento
Comitato Quartiere Europa - Andria
Nessun commento:
Posta un commento