Prima
del trasferimento degli uffici della Direzione provinciale delle entrate, le
organizzazioni sindacali scrivono alle autorità per capire se sia stata
verificata la conformità della nuova sede in materia di salute e sicurezza sul
lavoro.
Il
trasferimento degli uffici della Direzione provinciale delle entrate dalla sede
attuale di via Andria a quella di via don Luigi Filannino a Barletta è alle
porte. Il nuovo immobile che è stato costruito per ospitare civili abitazioni,
in corso d’opera con una variazione d’uso, è stato reso idoneo all’allocazione
di uffici. Per tale motivo la Fp Cgil Bat e la Filp Bat hanno scritto agli
amministratori comunali, provinciali e regionali, alla Asl Bat, al Comandante
Provinciale dei Vigili del Fuoco, all’Ordine degli Ingegneri Bat, alla
Direzione regionale dell’Agenzia del Demanio e all’Agenzia delle Entrate per
capire se ci sia stata una preventiva verifica di conformità degli spazi che
andranno ad ospitare gli uffici interessati dal trasferimento, in rispetto
delle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
“Chiediamo
– spiegano Ferri Giuseppe Cormio del coordinamento provinciale Entrate Funzione
pubblica Cgil Bat e Francesco Lotito del coordinamento provinciale Entrate Filp
Bat – di provvedere con immediatezza alla verifica, prima che si proceda al
trasferimento, della sussistenza, nell’immobile individuato quale nuova sede
degli uffici, di tutti i requisiti normativi previsti per la salvaguardia della
salute e della sicurezza sul lavoro al fine di rimuovere tempestivamente le
eventuali situazioni di violazione delle disposizioni in materia. In
particolare, vorremmo sapere se l’immobile individuato sia stabile e se possieda
una solidità che corrisponde al tipo d’impiego e se sia, cioè, idoneo ad
ospitare i 134 lavoratori attualmente in organico presso gli uffici di Barletta
dell’Agenzia delle Entrate e, se nel caso, possa ricevere altri 22 attualmente
in servizio presso l’ufficio di Trani, oltre a consentire il regolare afflusso,
stazionamento e deflusso del pubblico”.
“Non
solo, vorremmo sapere se – proseguono Cormio e Lotito – i carichi massimi ammissibili per unità di
superficie dei solai rispondano ai requisiti di legge e se si prestino
effettivamente ad un uso diverso da quello di civile abitazione, anche con
riferimento all’eventuale ubicazione di archivi e depositi; se siano o no
rispettati i limiti di altezza, cubatura e superficie individuati dalla
normativa urbanistica vigente. È, inoltre, indispensabile capire se l’immobile
sia dotato di vie ed uscite di emergenza in modo da consentire, in caso di
pericolo, che tutte le postazioni di lavoro possano essere evacuate rapidamente
ed in piena sicurezza, se l’immobile risponda a quanto previsto nella normativa
in materia di eliminazione delle barriere architettoniche e se sia conforme
alle regole in merito alla prevenzione incendi”.
“Ci
auguriamo – conclude Massimo Marcone, segretario Funzione pubblica Cgil Bat – che
si proceda immediatamente alle verifiche di tutti gli standards di sicurezza e di avere al più presto risposte dagli
organi competenti, anche alla luce dei tristi fatti di cronaca che hanno
caratterizzato la città di Barletta nell’ultimo periodo”.
Ufficio Stampa CGIL BAT
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