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lunedì 26 marzo 2012

BARLETTA : Test anti allergie da eBay Muore nel centro clinico

Medicina forse contaminata, controlli in tutta Europa Dalla Gran Bretagna La sostanza prodotta in Gran Bretagna. Sotto sequestro il centro che cura le intolleranze

BARLETTA - Cinque grammi. Solo cinque. Di una sostanza innocua. Ma acquistata via internet su eBay da una partita probabilmente contaminata da un veleno potentissimo. Che ora si cerca, in tutta Europa, di fermare prima che possa uccidere ancora. Sperando che, come si sospetta, non lo abbia già fatto. Teresa Sunno, ventinovenne di Andria, residente a Trani, è morta così. In dieci minuti. Dopo aver bevuto quella sostanza, somministratale dal suo gastroenterologo privato alla ricerca di intolleranze alimentari. Non ha avuto il tempo nemmeno di arrivare al pronto soccorso, Teresa. Dove invece sono state salvate per un soffio Anna Abrescia di 40 anni e Addolorata Piazzolla, di 62, che avevano ingerito la stessa sostanza e in pochi minuti hanno avuto un collasso. Vive grazie a una fiala blu che Cosimo Sannito, responsabile del Pronto soccorso mostra orgoglioso: «Siamo riusciti tempestivamente a individuare l' antidoto e a somministrarlo. Non è in dotazione a tutti Pronto soccorso. L' altra ragazza, purtroppo, è arrivata già morta». L' allarme è scattato immediatamente. Il sostituto procuratore Michele Ruggiero ha avvisato il ministero della Salute per lanciare l' allerta internazionale. E ha affidato al Nucleo antisofisticazione dei carabinieri il compito di individuare la sostanza letale e localizzarla risalendo la filiera di distribuzione fino ad arrivare all' azienda produttrice in Gran Bretagna dove, a differenza che nel nostro Paese, non è proibito commercializzare farmaci via internet. I controlli sono scattati a tappeto. E si rileggono alla luce di questa tragedia anche casi analoghi rimasti senza spiegazione. Il centro diagnostico di Barletta, peraltro privo di autorizzazione del ministero, è stato sequestrato. E campioni della sostanza sono stati inviati per analisi al Centro antiveleni di Pavia. Si sospetta che nella sostanza, sembra sorbitolo, vi siano nitrati fortemente tossici. A Rovigo si indaga su un altro laboratorio che commercializzava la stessa sostanza. Un' operazione capillare seguita passo passo dal ministro della Salute, Renato Balduzzi. Che ieri ha portato ad un primo risultato: ci sono altre situazioni sospette. Il capo della Procura di Trani, competente delle indagini, Carlo Maria Capristo, raccomanda cautela: «Non dobbiamo spargere il panico. Sono in corso test specialistici sulla tossicità del farmaco. Sono analisi approfondite. Occorre un po' di tempo e un po' di prudenza». Forse ne doveva avere di più il medico ad acquistare il farmaco online. Dove sicuramente si può risparmiare. Ma si trovano, sempre più frequenti, sostanze sofisticate. Spesso provenienti dalla Cina. Il test letale, si sospetta che possa essere stato originariamente prodotto lì. Ora il medico, Ruggero Spinazzola, rischia un' accusa di omicidio colposo, lesioni gravi e avvelenamento colposo di sostanze alimentari. Ma si approfondisce anche la posizione del dottor Pappagallo, medico associato in quello studio clinico, cui si era rivolta la ragazza. «Aveva un po' di acidità di stomaco» racconta Giovanni, l' amico che l' aveva accompagnata agli accertamenti e ora non si dà pace. «Teresa è stata sottoposta prima a una gastroscopia e poi a una colonscopia su consiglio del dottor Pappagallo, che la mandava però allo studio Spinazzola a Barletta». E non era sempre andata bene. Lo racconta il ragazzo: «Dopo alcune analisi, ha ritenuto di farla sottoporre a test per le intolleranze alimentari. Il primo lo ha fatto due settimane fa per verificare l' intolleranza al lattosio: è stata male tutto il giorno dopo averlo fatto. Il secondo era oggi (ieri, ndr ). Si è sentita male, ma non è stata l' unica. Solo che lei poi è morta». Non consola, ma grazie all' allerta lanciato la morte di Teresa potrebbe non essere stata inutile. Virginia Piccolillo RIPRODUZIONE RISERVATA **** Sorbitolo La sostanza ' ' Il sorbitolo è uno zucchero semplice, contenuto in frutti come mele, pere, susine, ciliegie e in quelli del sorbo (da cui deriva proprio il nome sorbitolo). Secondo alcune approfondite ricerche scientifiche la sostanza può essere responsabile di malassorbimento intestinale, con la comparsa di sintomi diversissimi che vanno dal gonfiore di pancia, ai dolori addominali, alla stanchezza, fino al mal di testa. Il test al sorbitolo viene utilizzato per diagnosticare questi disturbi. Il suo uso è, comunque, sconsigliato nei bambini di età inferiore a un anno di vita.

di Piccolillo Virginia
 Fonte : Corriere

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