Medicina forse contaminata, controlli in tutta Europa Dalla Gran Bretagna La sostanza prodotta in Gran Bretagna. Sotto sequestro il centro che cura le intolleranze
BARLETTA - Cinque grammi. Solo cinque. Di una sostanza innocua. Ma
acquistata via internet su eBay da una partita probabilmente contaminata
da un veleno potentissimo. Che ora si cerca, in tutta Europa, di
fermare prima che possa uccidere ancora. Sperando che, come si sospetta,
non lo abbia già fatto. Teresa Sunno, ventinovenne di Andria, residente
a Trani, è morta così. In dieci minuti. Dopo aver bevuto quella
sostanza, somministratale dal suo gastroenterologo privato alla ricerca
di intolleranze alimentari. Non ha avuto il tempo nemmeno di arrivare al
pronto soccorso, Teresa. Dove invece sono state salvate per un soffio
Anna Abrescia di 40 anni e Addolorata Piazzolla, di 62, che avevano
ingerito la stessa sostanza e in pochi minuti hanno avuto un collasso.
Vive grazie a una fiala blu che Cosimo Sannito, responsabile del Pronto
soccorso mostra orgoglioso: «Siamo riusciti tempestivamente a
individuare l' antidoto e a somministrarlo. Non è in dotazione a tutti
Pronto soccorso. L' altra ragazza, purtroppo, è arrivata già morta». L'
allarme è scattato immediatamente. Il sostituto procuratore Michele
Ruggiero ha avvisato il ministero della Salute per lanciare l' allerta
internazionale. E ha affidato al Nucleo antisofisticazione dei
carabinieri il compito di individuare la sostanza letale e localizzarla
risalendo la filiera di distribuzione fino ad arrivare all' azienda
produttrice in Gran Bretagna dove, a differenza che nel nostro Paese,
non è proibito commercializzare farmaci via internet. I controlli sono
scattati a tappeto. E si rileggono alla luce di questa tragedia anche
casi analoghi rimasti senza spiegazione. Il centro diagnostico di
Barletta, peraltro privo di autorizzazione del ministero, è stato
sequestrato. E campioni della sostanza sono stati inviati per analisi al
Centro antiveleni di Pavia. Si sospetta che nella sostanza, sembra
sorbitolo, vi siano nitrati fortemente tossici. A Rovigo si indaga su un
altro laboratorio che commercializzava la stessa sostanza. Un'
operazione capillare seguita passo passo dal ministro della Salute,
Renato Balduzzi. Che ieri ha portato ad un primo risultato: ci sono
altre situazioni sospette. Il capo della Procura di Trani, competente
delle indagini, Carlo Maria Capristo, raccomanda cautela: «Non dobbiamo
spargere il panico. Sono in corso test specialistici sulla tossicità del
farmaco. Sono analisi approfondite. Occorre un po' di tempo e un po' di
prudenza». Forse ne doveva avere di più il medico ad acquistare il
farmaco online. Dove sicuramente si può risparmiare. Ma si trovano,
sempre più frequenti, sostanze sofisticate. Spesso provenienti dalla
Cina. Il test letale, si sospetta che possa essere stato originariamente
prodotto lì. Ora il medico, Ruggero Spinazzola, rischia un' accusa di
omicidio colposo, lesioni gravi e avvelenamento colposo di sostanze
alimentari. Ma si approfondisce anche la posizione del dottor
Pappagallo, medico associato in quello studio clinico, cui si era
rivolta la ragazza. «Aveva un po' di acidità di stomaco» racconta
Giovanni, l' amico che l' aveva accompagnata agli accertamenti e ora non
si dà pace. «Teresa è stata sottoposta prima a una gastroscopia e poi a
una colonscopia su consiglio del dottor Pappagallo, che la mandava però
allo studio Spinazzola a Barletta». E non era sempre andata bene. Lo
racconta il ragazzo: «Dopo alcune analisi, ha ritenuto di farla
sottoporre a test per le intolleranze alimentari. Il primo lo ha fatto
due settimane fa per verificare l' intolleranza al lattosio: è stata
male tutto il giorno dopo averlo fatto. Il secondo era oggi (ieri, ndr
). Si è sentita male, ma non è stata l' unica. Solo che lei poi è
morta». Non consola, ma grazie all' allerta lanciato la morte di Teresa
potrebbe non essere stata inutile. Virginia Piccolillo RIPRODUZIONE
RISERVATA **** Sorbitolo La sostanza ' ' Il sorbitolo è uno zucchero
semplice, contenuto in frutti come mele, pere, susine, ciliegie e in
quelli del sorbo (da cui deriva proprio il nome sorbitolo). Secondo
alcune approfondite ricerche scientifiche la sostanza può essere
responsabile di malassorbimento intestinale, con la comparsa di sintomi
diversissimi che vanno dal gonfiore di pancia, ai dolori addominali,
alla stanchezza, fino al mal di testa. Il test al sorbitolo viene
utilizzato per diagnosticare questi disturbi. Il suo uso è, comunque,
sconsigliato nei bambini di età inferiore a un anno di vita.
di Piccolillo Virginia
Fonte : Corriere
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