Vertenza Casa Divina Provvidenza
SETTE GIORNI DI FUOCO PER L’OPERA “DON UVA”
Dopo i primi, sbandierati cordiali, colloqui con le
delegazioni provinciale e comunale, le Ancelle della Divina Provvidenza
spiazzano tutti (amministratori, dipendenti e sindacati) e chiedono al
Ministero del Lavoro la Cassa Integrazione in deroga a zero ore per 664
dipendenti di varie qualifiche: 435 a Bisceglie, 177 a Foggia e 52 a
Potenza.
Vibrata protesta delle Organizzazioni Sindacali e sconcerto e
stupore da parte dell’Amministrazione Comunale di Bisceglie e
Provinciale della B.A.T.
A tempo di record il Ministero del Lavoro, in meno di sette
giorni, convoca a Roma la legale rappresentante dell’Ente Ecclesiastico e
le parti sociali per l’esame congiunto relativo della CIGS, che
dovrebbe durare dal 16 aprile al 14 ottobre di quest’anno.
L’idillio, o presunto tale, fra Dirigenza dell’Opera Don Uva e le
delegazioni espresse dall’Amministrazione Comunale di Bisceglie e dal
Consiglio Provinciale della B.A.T. sembra essere durato poco. Alle
dichiarazioni distensive e prodighe di buone intenzioni, espresse dalla
Dirigenza della Casa Divina Provvidenza a più riprese nei colloqui
ufficiali è seguita, come un fulmine a ciel sereno, la richiesta da
parte di quest’ultima al Ministero del Lavoro l’intervento della Cassa
Integrazione Guadagni in deroga a zero ore dal 16 aprile al 14 ottobre
di quest’anno per complessivi 664 dipendenti di varie qualifiche.
La richiesta, fatta partire il 22 marzo scorso, ha da subito incontrato
la netta contrarietà delle Organizzazioni Sindacali che, in pari data,
nel rigettare totalmente il documento della C.D.P. hanno richiesto un
incontro urgentissimo con le rispettive Segreterie Regionali di Puglia e
Basilicata, bollando come “irresponsabile” il comportamento della Casa,
sia sotto l’aspetto occupazionale, sia sotto l’aspetto umano per il
venir meno dei requisiti minimi di assistenza ai pazienti ospiti della
struttura.
Ancora una volta si sta assistendo ad un comportamento, da parte della
Casa, che definire controverso è un eufemismo. Così come appare
assordante il silenzio da parte della Regione Puglia, al cui
inadempienza dura da circa dodici anni.
Mentre fra i lavoratori, impegnati da due mesi in un presidio civile e
rispettoso dell’ordine pubblico, si fa sempre più concreto il dubbio che i Parlamentari del territorio, ed in
special modo biscegliesi, abbiano abbandonato la Divina Provvidenza ad
un irreversibile, drammatico destino.
Come già in altre occasioni il sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, ha incontrato il presidio di lavoratori innanzi ai cancelli dell’ex ospedale psichiatrico anche nella serata di martedì 27 marzo,
continuando ad esortarli a mantenere viva la protesta con la consueta
moderazione, ha promesso loro che chiederà a stretto giro un incontro
con il Presidente della Regione Nichi Vendola, e si è detto pronto a
mettersi alla testa della delegazione sindacale indossando la fascia di
Primo Cittadino, a conferma che la Città è dalla parte delle maestranze
e della suprema funzione sociale dell’Opera Don Uva
Salvatore Valentino
Fonte : www.bisceglie15giorni.com
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