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News dalle Città della BAT

mercoledì 28 marzo 2012

TRINITAPOLI : Il consiglio comunale trasferisce tutti i servizi all'unione dei comuni, ma probabilmente l'Ente chiuderà .

Il consiglio comunale di Trinitapoli ha approvato all'unanimità il transferimento di tutti i servizi all'Unione dei comuni di cui fanno parte i comuni di Margherita e San Ferdinando di Puglia.

 La notizia dovrebbe essere ottima per tutti i partiti , perchè finalmente si potrà procedere a rilanciare un ente che altrimenti avrebbe cessato di esistere come promesso dal commissario prefettizio di San Ferdinando di Puglia Cappetta. La palla ora passa al comune di Margherita di Savoia a cui spetta lo stesso compito, ed è qui come direbbe il celebre Totò "casca l'asino". Infatti è facile prevedere che il sindaco Carlucci non consentirà a trasferire i servizi come il comune di Trinitapoli. A giustificare questa previsione basterebbe guardare al passato recente e verificare quanto poco il sindaco di Margherita ha preso in considerazione questo ente sovracomunale senza poteri ( come avevano certificato Aquaviva prima, dimettendosi da presidente del consiglio. E Cappetta poi come presidente di giunta attuale.). La decisione di ieri è stata applaudita e auspicata da molti come un passo importante per la città di Trinitapoli. La redazione del BAT Comunica prevedendo un numero industriale di inutili comunicati stampa trionfali da parte di entrambi gli schieramenti (n.d.r.che noi naturalmente non pubblicheremo, per mancanza di tempo), ci apprestiamo ad informare i nostri lettori che prevediamo la chiusura dell'ente entro la fine del 2012 perchè siamo ottimisti ( i Maya non c'entrano in questo caso !). Prevedere il fallimento dell'Unione dei Comuni e possibile , ma in questo caso è banale, infatti pensare che gli assessori di Trinitapoli si priveranno del loro potere per darlo al consiglio dell'Unione presieduto dal'ex-segretario Pd Piccinino, dopo averlo sconfitto alle elezioni è fanta-politica. Noi riteniamo che chi ieri ha votato favorevolmente l'ha fatto solo per prendere tempo e perchè spera che il comune di Margherita faccia saltare il tavolo assumendosi le responsabilità di un fallimento annunciato. Certo convincere del contrario il Presidente del consiglio Piccinino insediato meno di due mesi fà sarà difficile , specialmente dopo aver auspicato un gesto di responsabilità da parte di tutti e venendo ufficialmente ascoltato in pieno, ponendosi ai consiglieri come collettore "Equidistante" tra maggioranza e opposizione. Insomma a conti fatti possiamo dire che Piccinino è stato in questi giorni "storici" un grande politico capace di unire tutti su tutto( n.d.r. ovviamente noi diffidiamo su tutto ).  Il sindaco ha risposto al comando e l'opposizione a retto il gioco ritenendo che non c'è nulla da perdere politicamente ma tutto da guadagnare. 

Infatti in caso di fallimento, il sindaco Di Feo è pronto a dire ho fatto tutto il possibile e l'opposizione è già pronta a dire avevamo ragione a voler chiudere l'ente e a non voler Piccinino presidente del consiglio. Tutto questo sindaco Carlucci permettendo, infatti saremmo ben felici se Margherita rispondesse come Trinitapoli , perchè in quel caso la vittoria sarebbe sia del Sindaco che dell'opposizione oltranzista ( Lamacchia, Tarantino). Il primo si libererebbe dell'assedio in giunta da parte dei consiglieri PDL uscendone rafforzato e i secondi si troverebbero un opposizione più forte nel consiglio dell'Unione dei comuni, potendo attutire il salto della Quaglia di alcuni , pronti a sedersi tra i banchi dei responsabili sorpassando a doppia velocità gli eletti dal popolo del PDL di Trinitapoli. 
Il progetto di rilanciare l'Unione dei comuni è veramente ambizioso ma non tutti sono consapevoli di quanto lo è per alcuni , comunque restiamo in attesa, con le dita incrociate, sperando che le nostre previsioni di fallimento non si avverino.
Saremo affranti per il presidente del consiglio appena insediato , che a quanto pare dovrà abbandonare il ruolo di statista locale e tornare al ruolo di semplice consigliere comunale di opposizione. Ora resta da capire se la politica locale  conclusa questa missione si soffermerà su altre "Mission Impossible". 
Oppure comincierà a mettere in campo politiche "nuove" per lo sviluppo del territorio.

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