A Barletta una situazione
indescrivibile che offende l'intera popolazione. Politici inadeguati. Ora
dobbiamo tutti fare mea culpa e reagire con tutti gli strumenti della
democrazia.
Quando è troppo, è troppo e ciò che
continua ad accadere a Barletta ha superato ogni limite. Una classe politica
inadeguata, litigiosa e irrispettosa dei problemi reali della città è indegna,
quindi non può continuare ad essere sostenuta.
Poiché questa classe politica di
scarsissimo valore è la diretta espressione del (quasi sempre) libero e
democratico voto dei cittadini elettori, devono essere proprio gli elettori,
tutti gli elettori, soprattutto coloro che si ritengono doppiamente traditi
perché il loro voto lo hanno dato senza condizionamenti e senza contropartite, a
dire basta e staccare la spina.
Quelle manifestazioni democratiche
che non si sono volute fare per importanti questioni come la legalità, il lavoro
sottopagato, il lavoro povero, la crisi delle imprese, le tantissime
situazioni che hanno visto calpestare i diritti e la meritocrazia a
vantaggio dei privilegi e dei rapporti interpersonali, i tanti episodi che
vedono indagate alte cariche istituzionali e dirigenti precari e tantissime
altre questioni che avrebbero dovuto vedere le coscienze alzarsi a gran voce,
ora non possono più essere rimandate ed è giusto che queste voci della
democrazia si alzino fortissime fino a farle sentire in tutti i palazzi del
potere.
Se esiste ancora una coscienza
civica anche in questa bellissima città, non si può continuare a tacere e a
subire.
Adesso bisogna dire basta a questo
gioco perverso perché vengano scritte nuove pagine di partecipazione, a costo di
un ribaltone democratico che metta seriamente tutti di fronte alle proprie
responsabilità.
Non è e non può più essere una
questione di pesi politici, perché in ballo c’è il futuro della città
all'interno dei nuovi scenari che si stanno delineando in una Paese,
l'Italia, che vedrà profondi cambiamenti e dove le politiche
assistenzialistiche stanno finendo e alcuni personaggi lo hanno capito
molto bene, al punto che si sono attaccati all'osso per spolparne gli ultimi
pezzi di carne e non vogliono mollarlo.
Se questo è un modo per
ricominciare, allora forse siamo solo all'inizio ma l'inizio è già
qualcosa.
L'Osservatore
Civico
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