E’ quanto afferma il Presidente della
Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola, in merito alla
realizzazione, prevista nella programmazione regionale, di un nuovo ospedale da
localizzare nel territorio della Bat che, stando a quanto riportato nei giorni
scorsi da alcuni organi di informazione, potrebbe essere ubicato tra le città
di Andria e Corato.
A tal riguardo, il Presidente Ventola
ha scritto al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, all’Assessore
regionale alle Politiche della Salute Ettore Attollini, all’Assessore regionale
alle Opere Pubbliche Fabiano Amati e, per conoscenza, al Direttore Generale
della Asl Bat, Giovanni Gorgoni.
«Tale ipotesi - si legge nella nota a
firma del Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani - sarebbe lontana
da ogni valutazione emersa nella competente Assemblea dei Sindaci della Asl Bat
in cui si era optato per un ospedale da realizzare nell’agro di Andria,
direttrice Andria-Canosa, su terreni del patrimonio pubblico, di cui come
Provincia avevamo già manifestato la nostra disponibilità. Sarebbe assurdo -
spiega ancora Ventola - se chi ha responsabilità decisionali non si faccia carico
di quanto già subito dalle comunità direttamente interessate, che hanno visto
drasticamente azzerare l’offerta assistenziale ospedaliera (basti pensare alla
chiusura degli ospedali di Minervino Murge e Spinazzola).I principi e le
finalità di qualità, appropriatezza e contenimento della spesa del Piano
regionale di riordino ospedaliero possono e devono essere coniugati con i
bisogni e con i costi sociali che le scelte di chi governa provocano sulla
gente, ed in particolar modo sulle fasce più deboli. Sono convinto che la
coerenza tra le affermazioni di principio e l’operare di un pubblico
amministratore si misuri proprio quando le scelte ci mettono in condizione di
mirare al primario obiettivo di salvaguardare l’interesse ed i bisogni della
gente. E questo in tempi più celeri possibile, se si considera che il nostro
territorio provinciale soffre per indici di ospedalizzazione più bassi
dell’intero contesto regionale. Pertanto - conclude Ventola -, un’offerta più
adeguata in termini di avanguardia, quanto ad efficacia ed efficienza, che
risponda alla domanda di salute ed alle aspettative professionali dei nostri
operatori, necessita di una pronta ed affidabile risposta. Da tempo la stiamo
ancora aspettando!».
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