Lettera del segretario
generale Giuseppe Deleonardis: “Siamo preoccupati perché far passare
l’equazione straniero uguale illegalità è sbagliata”
Il segretario generale
della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis, scrive al prefetto della Bat, Emilio
Dario Sensi, sul fenomeno delle cosiddette ronde contro l’illegalità per
richiedere maggiore vigilanza circa iniziative autonome e improprie di “ronde”
contro gli immigrati da parte di cittadini – spesso sotto sigle associative o
politiche – che non hanno alcuna competenza e ruolo di forza pubblica e che
alimentano sentimenti xenofobi. “La legalità e la sicurezza sono due valori che
devono essere garantiti dallo Stato e dalle forze dell’ordine e non certo
tramite la discesa in campo di improvvisati ‘sceriffi’ che potrebbero far
diventare le nostre città dei veri e propri far west, per questo è importante
che le istituzioni tengano alta l’attenzione su questi fenomeni che altro non
fanno che seminare odio ed intolleranza”, commenta il segretario generale
Deleonardis.
Ecco il testo integrale
della lettera.
Egregio Sig. Prefetto,
Le scriviamo in quanto preoccupati dei ripetuti
episodi che si verificano nelle nostre città da parte di semplici cittadini,
spesso coperti da sigle associative o politiche, che si prodigano in presunte
“ronde” contro l’illegalità senza competenza alcuna e che spesso nascondono
veri e propri intenti xenofobi.
Siamo preoccupati perché far passare
l’equazione “straniero uguale illegalità” è sbagliata e fuorviante, considerate
le migliaia di cittadini migranti che in Puglia risiedono e contribuiscono con
il proprio operato – da lavoratori e sempre più spesso da imprenditori – alla
ricchezza prodotta nella nostra regione.
In una condizione di profondo disagio sociale
che vivono anche i nostri territori additare quale “nemico” un altro uomo o
donna solo perché di altra nazione contribuisce a un avvelenamento civile e a
un imbarbarimento che può portare a conseguenze gravi.
È altresì improprio e inaccettabile che
semplici cittadini possano sostituirsi alle forze di polizia in azioni di
controllo, commettendo sì in questo caso un reato (art. 347 del c.p.
“usurpazione di funzione pubblica”) e con azioni che potrebbero addirittura
interferire con il lavoro delle forze dell’ordine e mettere a rischio
l’incolumità e la sicurezza di chi le compie. Oltre a invadere ambiti di vita e
privacy che non competono loro.
Va da sé che a una legittima maggior richiesta
di legalità si deve rispondere con la presenza riconoscibile delle istituzioni
preposte a farlo.
Chiediamo che si vigili su queste iniziative
per non creare spiacevoli precedenti e ancor più spiacevoli conseguenze, a
tutela dell’incolumità di tutti i cittadini, siano essi italiani o di altra
nazionalità. Le richieste di legalità e sicurezza sono questioni troppo serie
per essere gestite con ronde illegali. Esistono istituzioni preposte che devono
svolgere le azioni di loro competenza. Non ci serve una giustizia sommaria ma
una giustizia nel rispetto delle leggi.
Michela Alicino
Ufficio stampa
Cgil Bat
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