l commissario cittadino dell'Udc di Trani interviene sul primo Consiglio Comunale dell'amministrazione.
“Siamo
stati competitor ed oggi l'Unione di Centro è all'opposizione.
Ciononostante, preferiremmo, per amore della nostra città e per il bene
di tutti, che l'amministrazione Riserbato riuscisse a tracciare un
percorso positivo. Purtroppo però, non possiamo non constatare che si
stia cominciando il mandato navigando già a vista”. A dichiararlo, il
commissario cittadino dell'Udc di Trani Nicholas Modugno. “Potremmo
-prosegue- guardare con attenzione ad un episodio forse irriverente ed
irrispettoso nei confronti delle istituzioni. Mi riferisco alla lettura,
da parte del segretario generale, di una missiva scritta da un
cittadino -senza verificarne l'effettiva identità- contro Ugo
Operamolla, quasi come se fosse un'ansa letta durante il tg. Potremmo
parlarne, ma riteniamo opportuno soprassedere, anche perchè il diretto
interessato ha già smentito puntualmente ogni illazione. Il dibattito
che invece, ci appassiona, riguarda l'interesse della città di Trani ad
essere amministrata da una politica capace. Compito della politica
infatti, è decidere (!). Ma se una maggioranza è incapace persino di
trovare la quadra sul nome del presidente del Consiglio Comunale, o di
trasmettere ai consiglieri -per correttezza istituzionale- gli atti
all'ordine del giorni; ci chiediamo come possa adempiere al compito per
il quale è stata eletta: governare. Non siamo contenti per questo
pessimo inizio anzi, ci dispiace perchè amiamo la nostra Trani. E
l'amiamo con il pragmatismo di chi vuol fare, vuol risolvere. Non con la
spensierata immaturità politica ed amministrativa del sindaco
Riserbato, che crede di poter contentare qualcuno scrivendo un “libro
dei sogni” al posto di un programma concreto di governo. Cosa peraltro,
impossibile, dal momento che non si capirebbe con quali risorse portare
avanti anche il più semplice dei progetti, visto che a Trani non sono
stati approvati ben tre bilanci. Ricordiamo infine, quello slogan di
Riserbato durante la campagna elettorale: “la continuità”. Ebbene, oggi
quello slogan sembra un triste presagio di vera continuità, ma di quella
-conclude Modugno- che vede ancora il disagio economico e sociale della
cittadinanza amministrata da un governo allo sbando”.
Nessun commento:
Posta un commento