Parlamentarie Pd: qui Andria. L’architetto Maria
Palladino, detta Annamaria, 53enne, professionista che tra l’altro si
occupa anche di editoria (attraverso una piccola casa editrice che
scopre e lancia nuovi talenti sulla rete, offrendo loro l’occasione di
pubblicare per la prima volta un libro). Il segretario cittadino del Pd,
Vincenzo Antolini, ha dichiarato: “I partiti non sono tutti uguali e la
dimostrazione arriva dal Partito Democratico che prima ha deciso di
dare la parola ai propri militanti ed elettori per scegliere il
candidato alla presidenza del Consiglio dei ministri, ed ora, con questa
legge elettorale infausta, richiama a raccolta il suo popolo per
scegliere i parlamentari. I tempi sono stati accelerati dalla crisi di
Governo, e seppure in un clima festivo, il 30 dicembre si svolgeranno le
primarie in Puglia e quindi anche ad Andria. E’ l’ennesima riprova
della valenza del progetto politico del Pd, che riconsegna la sovranità
al popolo, e quindi tra le sue fila non avrà parlamentari nominati ma
parlamentari eletti nei territori, su base provinciale”.
Antolini ha anche ricordato che al voto del 30 dicembre sono chiamati tutti coloro che hanno partecipato alle primarie, anche solo al primo turno, del 25 novembre e del 2 dicembre: sarà possibile esprimere due preferenze di genere diverso, una donna ed un uomo o viceversa, i più suffragati saranno collocati in posizione utile per l’elezione finale in base ad un principio di territorialità provinciale, che tiene conto dell’esito delle elezioni politiche del 2008. Amelia Tarantini, presidente del coordinamento cittadino del Pd Andria, ha sottolineato: “Il circolo di Andria ha scelto di esprimere un proprio candidato, anzi una propria candidata, in maniera unitaria, superando e mettendo definitivamente da parte le appartenenze ad aree culturali e politiche: l’architetto Annamaria Palladino. Abbiamo voluto dare merito all’im - pegno di militanza attiva svolto negli ultimi tre anni, su base cittadina e su base provinciale all’interno della conferenza delle Donne Democratiche e degli organismi provinciali. Annamaria Palladino ha lavorato con costanza ed impegno per il Pd della Bat e rappresenta anche un segnale di novità nel contesto politico cittadino dell’intero centrosinistra. Tutto il circolo di Andria sostiene con convinzione e determinazione questa candidatura innovativa. Votando Annamaria Palladino alle primarie del 30 dicembre, si esprime una preferenza per ridare dignità al Pd di Andria ed all’intero centrosinistra cittadino, affinché possa tornare ad esprimere una rappresentanza autorevole nelle istituzioni”.
Antolini ha anche ricordato che al voto del 30 dicembre sono chiamati tutti coloro che hanno partecipato alle primarie, anche solo al primo turno, del 25 novembre e del 2 dicembre: sarà possibile esprimere due preferenze di genere diverso, una donna ed un uomo o viceversa, i più suffragati saranno collocati in posizione utile per l’elezione finale in base ad un principio di territorialità provinciale, che tiene conto dell’esito delle elezioni politiche del 2008. Amelia Tarantini, presidente del coordinamento cittadino del Pd Andria, ha sottolineato: “Il circolo di Andria ha scelto di esprimere un proprio candidato, anzi una propria candidata, in maniera unitaria, superando e mettendo definitivamente da parte le appartenenze ad aree culturali e politiche: l’architetto Annamaria Palladino. Abbiamo voluto dare merito all’im - pegno di militanza attiva svolto negli ultimi tre anni, su base cittadina e su base provinciale all’interno della conferenza delle Donne Democratiche e degli organismi provinciali. Annamaria Palladino ha lavorato con costanza ed impegno per il Pd della Bat e rappresenta anche un segnale di novità nel contesto politico cittadino dell’intero centrosinistra. Tutto il circolo di Andria sostiene con convinzione e determinazione questa candidatura innovativa. Votando Annamaria Palladino alle primarie del 30 dicembre, si esprime una preferenza per ridare dignità al Pd di Andria ed all’intero centrosinistra cittadino, affinché possa tornare ad esprimere una rappresentanza autorevole nelle istituzioni”.
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