Pastore: “Tutelare il diritto alla salute”
«Io non capisco se sia incompetenza, superficialità, distrazione o paradosso. Di una cosa sono però certo, che con la salute non si scherza, questo è un bene non barattabile, sulla pelle delle persone non debbono valere criteri diversi da quelli della logica e dell’efficacia.
L’ospedale di Barletta è nato e da sempre si è caratterizzato come polo oncologico dell’intera provincia. Da allora tutti i piani sanitari e di rientro che si sono susseguiti, anche quello della scorsa estate, ne hanno tenuto conto. Motivo per cui invito l’assessore regionale Attolini e il presidente Vendola a modificare quanto contenuto nella delibera 3006 del 27 dicembre scorso, ‘Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2010-2012 - Modifica ed Integrazione al Regolamento Regionale 7 giugno 2012, n.11, di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia’, riguardo l’eliminazione dei 15 posti letto di Urologia per il “Dimiccoli”.
Mi chiedo: come può esserci un polo oncologico senza un’Urologia? Come si concilia tutto il lavoro fatto, il potenziamento della radiologia, la radioterapia metabolica, la creazione dell’Ematologia, l’indirizzo della direzione sanitaria e generale per la densitometria e tutti gli sforzi compiuti fino ad ora con l’eliminazione dell’Urologia? Qual è il criterio, la ratio? Ma siamo impazziti, si scherza sulla vita dei cittadini-pazienti?
In Regione sanno in quanti da San Giovanni Rotondo, ma anche da Brindisi e da Bari sono tornati a curarsi nella loro città o vicino a casa, e anche di quanti hanno preferito Barletta provenendo da altre città? Un contatto con la realtà in Regione ce l’hanno? Io penso di no, perché non lo hanno avuto neppure con noi consiglieri regionali di Barletta prima di decidere, figuriamoci! Noi di questo abbiamo letto sui giornali, neppure in Commissione ne abbiamo saputo nulla!
Questo territorio, il nostro, la nostra città, evidentemente non esistono, la rappresentanza territoriale è stata messa da parte, negata. Conteremo pure zero per l’assessore regionale alla Sanità, Attolini, o per il presidente Vendola, ma cambieranno idea perché ci rifiutiamo di fare passare provvedimenti che negano il nostro impegno, il futuro e i diritti dei cittadini.»
FRANCO PASTORE (Consigliere regionale)
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