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lunedì 7 gennaio 2013

BISCEGLIE : Il Presepe Vivente sventa la retrocessione del Natale biscegliese



L'evento organizzato dalla Parrocchia di san Lorenzo nei giorni 23, 26, 30 dicembre e 6 gennaio è stato uno splendido esempio di partecipazione, coesione, capacità organizzativa



di Francesco Brescia - Delle iniziative natalizie biscegliesi, quest'anno non raccordate da alcun ente o associazione, non illustrate su alcun programma cartaceo, non coordinate in maniera da evitare accavallamenti o minore risonanza a una anziché a un'altra, resteranno davvero pochi ricordi, pochissimi.



Concerti (all'improvviso in tanti, troppi, riscoprono questa celata passione per la musica classica... provate a chiedere in giro chi sia Bach...), premiazioni (Bisceglie, città dei premi e dei riconoscimenti...), attività ludiche per bambini (guerra tra ludoteche), campane “ad personam”: questi gli ingredienti di un Natale 2012 sciapo.



No, mi correggo a onor del vero: proprio sciapo non è stato.



Da alcuni anni è straordinariamente e efficacemente operativa, con entusiasmo, dedizione, impegno (quello serio e messo in campo con passione) e cura dei particolari, una realtà speciale in città, una realtà che ha il sapore di un'isola felice che nulla ha a che fare con l'insulso reiterarsi di iniziative copia-incolla, di situazioni che sanno di déjà vu, di eventi che non coinvolgono, che non attirano, che non lasciano il segno.



Parlo (senza piaggeria, non ne sono coinvolto se non nella condivisione delle buone idee prodotte finora) della Parrocchia di san Lorenzo guidata dal giovane don Ferdinando Cascella (classe 1980) e dai numerosissimi giovani parrocchiani che animano la vita della parrocchia sia sotto il profilo liturgico sia sotto il profilo della concretizzazione di idee, lo ribadisco, coinvolgenti, vincenti.



Una parrocchia credo debba essere un luogo di aggregazione, di attrazione (non tanto clericale o religiosa, parlo in termini di partecipazione, di non sentirsi emarginato, solo) e la bella realtà di san Lorenzo ne è la lampante testimonianza.



Ultimo esempio in ordine cronologico il Presepe Vivente che ha riallineato la città di Bisceglie sui binari delle comunità che hanno saputo idearne e realizzarne uno degno di essere definito tale.

Non sono capace, per limiti personali, di giudicare l'abilità scenica, la capacità artistica e la fedeltà ai luoghi della Natività, ma chiunque abbia visitato il Presepe targato 'san Lorenzo' non ha potuto non apprezzare in primis il fatto che sia stato possibile ammirare le stanze dell'ex orfanotrofio “Bombini” e in secondo luogo (ma assolutamente non meno importante) la cura dei dettagli, la certosina voglia di stupire, di affascinare, di creare un'aurea di lirismo emotivo.

Le ragazze e i ragazzi, i collaboratori, figuranti e attori del Presepe hanno messo in risalto sopra ogni cosa, agli occhi del visitatore, gentilezza, pazienza e, in modo particolare, coesione.



Il Natale biscegliese non retrocede (Alberobello, Molfetta, Corato, Altamura, Ruvo e tante altre città del barese possono istruirci in tal senso) soltanto grazie al Presepe Vivente della Parrocchia di san Lorenzo.

Non ho l'antipatica presunzione di dire il vero.

Io no.

Ma le migliaia di persone che lo hanno visitato sì.

E hanno ragione.

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