Non è servito il forcing finale e la superiorità numerica per gran parte della ripresa. Alla prima partita del 2013, l’Andria viene sconfitta in casa da una Nocerina sicuramente superiore dal punto di vista fisico e tecnico ma può sicuramente recriminare per come ha consegnato i tre punti ai campani in un autentico svarione difensivo.
In tentativo di arrembaggio finale dei biacazzurri non è servito a raddrizzare un match in cui il tecnico andriese Vincenzo Cosco ha schierato il 4-3-3 con Rossi in porta e la linea difensiva composta da destra da Scrugli, Migliaccio, Zaffagnini, Contessa. Sulla mediana Arini, Giorgino e Larosa con D’Errico e Taormina esterni a sostenere la punta centrale innocenti.
La Nocerina di mister Autieri con Russo in porta. In difesa Baldan, Andelkovic, Scardina e Daffara. Sulla mediana Corapi, Garufo e Bruno con il tridente d’attacco composto da Evacuo sostenuto da Negro e Mazzeo per uno speculare 4-3-3.
Il tema tattico della partita è chiaro dalle battute iniziali: la Nocerina a gestire il possesso palla e l’Andria pronta a ripartire. La gara comunque rimane ingessata. La prima emozione è per l’Andria e arriva in un’azione un po’ confusa che i biancazzurri non riescono a capitalizzare intorno al quarto d’ora. La replica dei campani passa, poco dopo il ventesimo, prima per una punizione di Baldan che finisce di poco alla sinistra di Rossi, e poco dopo con una conclusione di Negro su cui Rossi si oppone come può. L’Andria replica con un cross di Taormina che Arini mette largo.
Al 37esimo la Nocerina passa in vantaggio. Scrugli raccoglie un pallone prima che finisca sul fondo ma il suo rilancio è corto e va a finire sui piedi di Negro al limite dell’area. Il suo tiro viene deviato sul palo a sinistra da Rossi ma per la respinta arriva Evacuo che devìa in rete come può per il vantaggio della Nocerina.
L’Andria sfiora il pareggio. Il cross di Contessa è perfetto per Innocenti che a colpo sicuro a due metri dalla linea di porta completamente solo mette largo il facile appoggio in rete.
Nessun commento:
Posta un commento