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News dalle Città della BAT

mercoledì 9 gennaio 2013

TRANI : Un vento nuovo


Le elezioni nazionali del 24-25 febbraio qualunque sia l’esito non rappresentano per l’ Italia alcuno spiraglio di cambiamento.
Non bastano gli slogan per cambiare un Paese, soprattutto se questi non accompagnati da una buona partecipazione e impegno politico sul territorio, tra la gente comune.
Negli ultimi mesi abbiamo rivisto la feccia della classe dirigente italiana scendere nuovamente in campo, sicuramente non per gli interessi del Paese, con la stessa sfacciataggine di qualche anno fa.
Ho vissuto anche da vicino l’esperienza delle Primarie Democratiche come giovane attivista nelle file di Matteo Renzi e con ribrezzo ho assistito ancora una volta alla profanazione del concetto di “democrazia” di cui ormai il Partito Democratico possiede solo il nome.
La demagogia di qualche personaggio di botteguccia e il clima sovietico irrespirabile non possono di certo avvicinare le persone alla vita politica.
Malgrado i soliti fantocci continuino a vivere a spese degli italiani, sorridendo sulle teste dei poveri italiani che a fatica portano ogni sera a casa propria il pano quotidiano, c’è un’ Italia migliore!
L’anno nuovo a quanto pare ci sta regalando le prime novità, infatti, non pochi sono i cittadini che si stanno mettendo in gioco fondando circoli e associazioni di liberi cittadini che aspirano a rievocare l’idea del bene comune.
E questo fenomeno, che agli occhi di qualche vecchio esponente di partito può apparire come una nuova previsione dei Maya sulla fine del mondo, e che in realtà mette a serio rischio il proseguo della loro carriera politica sterile poichè in decenni non ha portato frutti, potrà rivelarsi negli anni avvenire la salvezza per il nostro Paese.
L’ Italia cambierà non grazie all’operato dei singoli, ma quando nell’animo di noi italiani si risveglierà quella concezione di gruppo ormai sopita da tempo, quando da parte nostra ci sarà la voglia e nello stesso tempo la consapevolezza di voler costruire un futuro migliore da lasciare ai nostri posteri che avranno il dovere di ereditarlo e di perfezionarlo.
C’è un vento nuovo che parte proprio da quella buona fetta di italiani che conoscono lo spirito di sacrificio e il senso del dovere.
Italiani, votare è un dovere civico, per cui da buoni cittadini andate a votare, ma non scegliete gli stessi incapaci che ci hanno governato negli ultimi 5 anni rendendoci ridicoli agli occhi del mondo.

Norberto Soldano

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