LA CITTA’ INVASA DA CENTINAIA DI
PLANCE NON UTILIZZATE MA NUOVISSIME.
A COSA SONO SERVITE?
ECCO COSA FA L’IPPOPOTAMO
ELETTORALE.
Questa campagna elettorale rimarrà storica non solo per le promesse
svendute agli elettori come se questi fossero nati solo oggi o avessero perso
totalmente la memoria storica e il lume della ragione ma anche per altri motivi
poco nobili. Facile, troppo facile usare lo stesso metodo che usano gli
ippopotami i quali scaricano i loro escrementi nella stessa acqua in cui vivono
e ci sguazzano dentro. Questo stanno facendo i politici che, accortisi di
essere arrivati nel pieno dei loro escrementi, continuano a sprecare parole per
convincere gli elettori di essere coloro i quali andranno a rimuove i danni da
essi stessi causati, proprio come fa il citato ippopotamo solo che l’ippopotamo,
per ripulirsi, lo fa usando la propria coda in modo naturale mentre i nominati con
che cosa andranno a ripulirsi? Di certo non basterebbe la carta igienica a
ripulire i danni causati.
La nostra campagna di sensibilizzazione “io non voto” oggi più che mai
trova supporto e ampia risonanza alla luce di quanto si è verificato.
Per esempio la città di Andria è stata insolitamente invasa da centinaia e
centinaia di plance in metallo, lucide, appena sfornate e allocate in ogni
luogo possibile, circondando edifici scolastici, uffici pubblici, carceri e
qualunque altro luogo ove fosse possibile appuntarci un fischer per appendervi
lo specchio metallico destinato a rimanere inesorabilmente e desolatamente
vuoto ed inutilizzato.
CHI HA ORDINATO QUELLE CENTINAIA DI PLANCE RIMASTE VUOTE?
I partiti politici? I politici candidati? Lo prevede la legge nazionale?
CHE BELLO SPRECO DI DENARO PUBBLICO! CHE LE PAGHINO CHI LE HA ORDINATE, A
MAGGIOR RAGIONE SE NON LE HA UTILIZZATE.
Fossero almeno utilizzate per spiegare ai cittadini alcune verità scomode
ed inenarrabili potremmo anche comprenderlo ma tenute lì, vuote, senza alcun
senso, con costi per la loro produzione, manutenzione, conservazione, montaggio
e smontaggio, A CHI GIOVA?
Ai cittadini, agli elettori, alla gente comune NON DI CERTO.
Soldi sprecati a chiacchiere per chissà quali altri fini perché un fine
dovrà pur esserci altrimenti significa che tutti siamo impazziti (anche se
siamo già convinti che sia così da tempo).
Se qualcuno è ancora sveglio e riesce a vedere e a capire si faccia sentire
e si dia una mossa.
Forse siamo troppo ingenui e dovremmo essere, invece, in grado di capire
che quei tabelloni lucidi e candidi fanno parte della scenografia di un certo
gioco con i politici che, con la presunta vittoria già in tasca, continuano a
fare la loro campagna mediatica nelle televisioni, con i loro metodi, in
solitudine e stando lontani da quelle piazze che possono dare ragione, consenso
ma anche una bella gettata di verdura e ortaggi marci.
Manca poco ormai e comunque andrà a finire nulla, proprio nulla potrà
essere come prima e noi della L.A.C., insieme ad altre poche persone che hanno
capito con lungimiranza dove si stava andando, siamo scesi in piazza in tempi
non sospetti e anticipando tutti, abbiamo protestato civilmente ma anche
parlato alla piazza, ai cittadini e alla società mentre “loro” che risposte
sono stati in grado di dare? Solo escrementi di ippopotamo e strumentalizzazione.
Questi politici che ora si vergognano anche di dare in mano un volantino
agli elettori DOV’ERANO? CHI SONO? CHE STORIA HANNO ALLE LORO SPALLE?
PERCHE’ DOVREMMO VOTARLI DOPO TANTO VELENO CHE HANNO SPALMATO SUL PANE
NOSTRO E DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTINI?
CI DICANO PERCHE’ DOVREMMO FARLO.
Il Consiglio Direttivo L.A.C.
Libera Associazione Civica Andriese
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