A BARLETTA LA POLITICA HA GIOCATO SPORCO FINO ALL’ULTIMO MOMENTO.
UN MESE PRIMA DELLA NOMINA DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO QUALCUNO SI E’
DIVERTITO A GIOCARE AL RADDOPPIO.
UN COLPO BASSO ANCHE PER GLI AMBULANTI DEL MERCATO CHE VEDONO
RADDOPPIATE LE TARIFFE PER L’OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO.
CON L’INTRODUZIONE DELLA TARES (Tributo Comunale sui Rifiuti e sui
Servizi) ANCHE IL MERCATO SETTIMANALE DI BARLETTA ORA RISCHIA SERIAMENTE DI
SPARIRE.
CHIESTO UN INCONTRO ISTITUZIONALE CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEL
COMMERCIO.
ALTISSIMO IL RISCHIO SOCIALE. QUESTA MATTINA NEL MERCATO SETTIMANALE DI
BITONTO RISSA TRA AMBULANTI ITALIANI E NORDAFRICANI.
SITUAZIONE ESPLOSIVA CHE PUO’ ESTENDERSI A TUTTI I MERCATI PER IL CLIMA
TESO.
Un
mercato che, come quelli degli altri comuni cocapoluogo Andria e Trani, a volte
anche per ragioni diverse, sta registrando spaventosi cali di vendite e degrado
nella quasi indifferenza generalizzata.
Dapprima messo
a durissima prova dall’avvento della concorrenza spietata rappresentata dalla
Grande Distribuzione Organizzata cioè i caldeggiati Centri Commerciali fatti
sorgere a distanza di soli pochi chilometri gli uni dagli altri; poi tenuto in
secondo piano come del resto tutto il comparto piccolo commercio assolutamente
trascurato e senza mai una guida in grado di rappresentare progettualità e
lungimiranza, il mercato settimanale di Barletta continua a perdere colpi e se
ne stanno accorgendo ambulanti e consumatori.
Di fronte a
questa crescente perdita di attrattiva e calo di produttività si attendevano
segnali di rilancio che non fossero solo ed unicamente legati all’eventuale
prospettiva di una ricollocazione urbanistica che è indissolubilmente legata al
fatto che un mercato da trasferire ci sia ancora ma ad interventi di sostegno e
di rilancio che partissero dalle previsioni di misure anticicliche realizzabili
e fattibili fino ad una seria politica di integrazione commerciale e sociale
dell’intero sistema produttivo barlettano e provinciale che, un tempo, era
considerato vanto per l’intera Regione Puglia e, per certi versi e per taluni
settori, per l’intera economia nazionale.
Invece niente
di tutto questo e al nulla si è altresì aggiunta anche una massiccia dose di
arroganza, di pressapochismo, di relativismo, di incompetenza ed
indisponibilità che hanno portato quelle classi politiche e dirigenti a
chiudersi in se stesse e a rifiutare anche il confronto civico, istituzionale e
democratico ripetutamente ed invano richiesto.
Che le cose,
poi, dovessero andare in un certo modo era prevedibile e previsto e così è
stato.
Quello che non
ci aspettavamo, invece, era il lascito in eredità, un solo mese prima della
nomina del Commissario Prefettizio, di quello che abitualmente è un gioco
riservato alla politica, quella piccola che sta per cedere finalmente e
definitivamente il passo cioè il gioco al raddoppio, quello che in genere
riguarda i rimborsi elettorali ma questa volta si è trattato di altro e ad
essere raddoppiate sono state le tariffe della tassa di occupazione di suolo
pubblico, quelle temporanee che riguardano molte attività produttive tra le
quali anche le occupazioni dei banchi nel mercato, fiere e festeggiamenti.
Al di la degli
aspetti tecnici di calcolo che, a nostro avviso, andrebbero rielaborati
nell’ambito della puntuale applicazione della norma vigente, cosa che presto
faremo con il competente Ufficio Comunale e gli addetti all’applicazione delle
disposizioni deliberative, rimane il dato politico drammaticamente sconcertante
ed inopportuno, specie se chi ha provocato il danno non avrà, sapendo già
allora di non averla, la possibilità di rimediare.
Un gioco al
raddoppio cui si cercherà di mettere una toppa in extremis e ciò avverrà
durante l’incontro chiesto e condiviso dalle Associazioni di Categoria del
Commercio congiunto con l’Amministrazione Comunale, il competente Servizio
Tributi e la Società Bar.S.A. che ancora gestisce l’ambito operativo in attesa
della cessione del Servizio al comune medesimo.
L’occasione
sarà altresì opportuna per comprendere l’evoluzione normativa e regolamentare
rispetto all’imminente applicazione della TARES (Tributo Comunale sui Rifiuti e
sui Servizi) i cui effetti potrebbero essere devastanti e rappresentare il
colpo di grazia definitivo.
Da parte
nostra esiste la consapevolezza dell’enorme rischio sociale legato a queste
situazioni incandescenti.
Proprio questa
mattina è successo quello che nessuno avrebbe voluto accadesse. Nel corso del
mercato settimanale di Bitonto una violenta rissa che ha coinvolto numerosi
ambulanti italiani e nordafricani.
Qualunque sia
stata la causa scatenante l’episodio rappresenta drammaticamente una situazione
esplosiva che potrebbe ben presto estendersi ad altri mercati ove si vivono le
stesse tensioni.
Peccato che
anche di questo la politica non se ne accorga, né se ne occupi.
Neanche di
questo ci meravigliamo.
Area
Comunicazione
UNIMPRESA BAT
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