Nella
Sala Sabiniana a Canosa di Puglia (BT), lo scrittore Andrea Leccese ha presentato il libro “Innocenti evasori” - Armando Editore
- davanti ad una platea attenta ed
interessata all’annosa questione che attanaglia il bel Paese. Il problema dell’evasione fiscale non
è solo un problema tecnico, ma soprattutto morale e politico. Non si può risolverlo solo con interventi normativi, come
diceva Ezio Vanoni, ma il segreto sta : “““ nel
creare attraverso la persuasione politica e morale un clima nel quale si
senta che, difendendo la razionale o uguale applicazione dei tributi, si
difende non una legge formale dello Stato, ma l’essenza stessa della vita dello
Stato. Ogni genere di riforma avrà uno scarso effetto, se i cittadini non
saranno convinti della necessità dell’imposizione tributaria.””” Per
combattere efficacemente l’evasione, occorre perciò creare un clima etico molto
forte, nel quale le famiglie percepiscono che il Fisco è il fondamento della
democrazia e che le imposte finanziano una spesa pubblica di qualità.
L’happening culturale è stato allietato dalle performance musicali di Paco Bucci e Dino Pignatelli entrambi artisti canosini che nel 2010 sono stati
ospiti a Casa Sanremo, e che per l’occasione hanno proposto due brani a tema: “Innocenti evasioni” di Lucio Battisti
tratto dall’album “Umanamente uomo: il sogno” e “Quanno chiove” tratto
dall’album “Nero a metà” di Pino
Daniele. All’evento organizzato dalle
locali sezioni del Rotary International Club, del Rotaract
Club, dell’International Inner Wheel Club, dalla F.I.D.A.P.A. BPW Italy, sono
intervenuti i rispettivi presidenti: Giampaolo
Matarrese, Leonardo Mangini per Loris Virginia Ricci, Gohar Matarrese
Aslanyan, Antonia Rotondo, diversi soci delle associazioni e poi la pittrice
contemporanea barese Rossella Cea con
il suo lavoro dedicato “alla giostra
degli innocenti evasori” e l’assessore
alla cultura del Comune di Canosa di Puglia Sabino Facciolongo per i saluti di rito.
In
questi anni, lo scrittore Andrea Leccese (36 anni), laureato in giurisprudenza,
economia e commercio e scienze politiche, si
è fatto conoscere al grande pubblico attraverso le partecipazioni alle trasmissioni televisive come
Annozero, Le Storie, Apprescindere, Cominciamo bene e Prima di tutto e le sue pubblicazioni:
“Le basi morali dell’evasione fiscale.
Tutto quello che c’è da sapere sul tallone d’Achille del nostro Paese” per
Armando Editore; “Torniamo alla
Costituzione!” per “Infinito Edizioni”; il romanzo “Pantano viaggio nella palude
italiana” per la collana Contemporanea edita da Zona. Una serata
interessante e di strettissima attualità, con interventi ben dettagliati e
precisi che hanno accompagnato la
presentazione e il reading del libro
“Innocenti evasori” di Andrea
Leccese, autore di talento e vincitore del Premio Borsellino nel 2009 per aver promosso i valori
della libertà, democrazia e della
legalità. Il saggio scritto con intensa
dedizione ha trattato nei particolari, riportando
riferimenti storici ed armonici, il
triste fenomeno che investe la realtà italiana. L’evasione fiscale disquisita con delle
argomentazioni ed un linguaggio assolutamente comprensibili anche alla
“casalinga di Voghera” e dopo questo incontro anche alle “casalinghe e agli
amici” di Canosa di Puglia “Città d’Arte
e di Cultura”. La complessità del problema evasione/corruzione e la
loro stretta correlazione, sono state discusse dallo scrittore e dal pubblico, coinvolti a porre le basi per un
dibattito culturalmente e politicamente valido. Lo scrittore pugliese,
natio di San Severo(FG), ribatte con chiarezza
sulla base di quel “saper di non sapere”
che è alla fonte delle più antiche culture elleniche. Egli non vuole offrire
soluzioni da economista bocconiano, vuole semplicemente invitare il pubblico a
porsi una serie di domande, a partire dalle radici della problematica. Il succo
è proprio questo: interrogare, indagare, tracciare un bilancio sulla attuale
situazione fiscale. Un po’ come quelle indagini del sociologo statunitense Edward C. Banfield e di quel “familismo amorale” che è alla base del
disinteresse di adempiere ai propri corretti doveri di cittadino. Tale
concezione ci porta a dimenticare i valori della nostra Carta costituzionale,
di quell’art 53 e di quel “dovere di
concorrere alle spese pubbliche secondo criteri di progressività” che
transitano verso pericolosi vicoli secondari proprio a causa degli interessi
individualistici. Come una lotta alla sopravvivenza, Andrea Leccese riesce nel suo intento, in maniera agevole e
puntuale, a coinvolgere i presenti in quella “rivoluzione”, parola molto ricorrente
all’interno dell’acuta discussione e da
utilizzare con cautela per le successive analisi in relazione alla difficile
situazione politico-economica del paese. Una palude dalla quale poter e dovere
uscire, che necessita di una accurata esigenza di cambiamento, dominata da un
necessario apporto culturale che parte proprio da incontri come questi, dal
dibattito e dal rispetto delle opinioni altrui.
Cosimo Cataleta
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