Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

mercoledì 13 febbraio 2013

TRINITAPOLI : La Filannino "sfiducia" il sindaco. "...maltrattati e privati del dovuto rispetto"


Il decreto di revoca delle mie deleghe in qualità di Assessore del Comune di Trinitapoli, notificatomi l’11/2/2013, indigna, e non poco, in considerazione delle falsità e diffamanti affermazioni di cui è pregno, utilizzate in maniera strumentale e finalizzate solo al rispetto di patti assunti in maniera oscura, ma non sufficientemente, come si avrà modo di analizzare in altre sedi.
La prova delle falsità di cui Di Feo si è reso colpevole con tale decreto ci viene data dalle sue stesse parole, che qui di seguito vi riporto, giuste delibere consultabili sul sito del Comune.
Delibera del 01/07/2012, in cui così ha detto pubblicamente Di Feo in Consiglio Comunale:
Grazie, grazie, grazie all’assessore Filannino. Ci sono stati anche altri momenti, altri interventi anche pubblici, ma mai come oggi mi sento di dirti grazie. Il grazie è confortato soprattutto per il fatto che dalle opposizioni, fuori e dentro questa Aula, hanno riconosciuto la competenza, la professionalità, la serietà, la determinazione e l’onestà intellettuale. Per un Sindaco avere un collaboratore con tanta capacità non può essere che essere punto di orgoglio e di forza per i proseguimenti dei lavori che faremo in questo Consiglio… Un bilancio di previsione che risponde ai criteri di unicità, che risponde ai criteri di veridicità, che risponde ai criteri di partecipazione, che è un bilancio regolare, e rispettoso dei dettagli legislativi, dei dettagli delle leggi vigenti. È un bilancio che in tutto e per tutto, finalmente, dimostra una totale, straordinaria ed incontrovertibile inversione di tendenza. L’ha detto in maniera egregia, riconosciuto da tutti, il nostro Assessore, l’ha detto in maniera molto chiara nella sua relazione, è un bilancio che dice: stop, basta con gli sprechi. Stop, basta con le spese inutili. Stop, basta con un modo di fare politica che è sbagliato, antiquato, una politica portata avanti con il pilota automatico, una politica...   Una politica nella quale...   ha messo in evidenza come questi amministratori, unici nella storia…”.
Delibera del 26/10/2012,  così ha confermato Di Feo nel Consiglio Comunale:
Posso aggiungere questa sera…che non ho mai accettato le dimissioni dell'assessore Filannino, primo per il profondo rispetto personale che ho nei confronti della stessa, che rimane,  confermato e vale per il futuro; secondo per la profonda stima che ho professionale e per quanto è stato il suo impegno, profuso in questo anno e mezzo come Assessore al Bilancio, assumendo decisioni difficili ed impopolari, facendo sì che veramente questo bilancio cominciasse ad avere quel carattere di veridicità, di fattibilità, che fosse veramente un bilancio serio e non un bilancio che poteva essere ballerino….l'Assessore stasera è qui a fianco a me e questa sera egregiamente mi ha portato tutti i punti all'ordine del giorno a casa. Come me li ha portati? Mi ha portato anche l'Imu e non me lo ha fatto neanche aumentare. Cioè, cosa devo dire all'Assessore? Brava, complimenti! La cosa che mi inorgoglisce, poi, è che l'opposizione le dice "brava e complimenti". Cioè, stasera avete detto "è brava" e che devo fare io? Io dico: brava, vai avanti così!...”.
Con lettera del 25/1/13 comunicavo a Di Feo che ero pronta a portare il bilancio di previsione in un forum presso il locale Auditorium, così facendo partecipare tutti i cittadini alla sua formazione e approvazione e aderendo al suo invito.
In data 31 gennaio 2013 mi sono recata, unitamente al Responsabile del Settore Finanze, presso la Corte dei Conti, allarmata dalla sempre più precaria situazione in cui il Comune di Trinitapoli versa, anche al fine di apprendere l’orientamento della citata Corte circa i nuovi strumenti offerti dal T.U.E.L., come novellato dalla legge di conversione del 7/12/12, che ha introdotto l’istituto del riequilibrio finanziario pluriennale, che io avevo deciso di applicare, come ho spiegato in Giunta e poi nella riunione di maggioranza, cui hanno partecipato i Segretari di partiti.
In tale occasione ho anche spiegato che non intendevo accedere al fondo di rotazione, anch’esso di nuovo conio, in quanto sarebbe significato contrarre un nuovo debito per pagare un vecchio debito con il rischio di errato utilizzo del denaro preso in prestito dallo Stato e grave rischio di ulteriori nuovi debiti.
Tutto ciò è stato comunicato a Di Feo dall’Assessore Filannino che in risposta ha dovuto subire la ingiusta e diffamante affermazione di avere un “rendimento non consono” e di aver creato con la sua “permanenza in carica…un serio pregiudizio all’attività amministrativa”.
E’ vero!
Io costituisco un serio pregiudizio all’attività amministrativa, ma come vorrebbe farla  Di Feo!
Infatti alla luce della grave situazione economica in cui versa il Comune di Trinitapoli, per anticipazione di cassa, falsamente attribuita all’assessore Filannino, visto che era stata creata quando questa amministrazione non esisteva ancora, e degli ulteriori debiti contratti da questa amministrazione, la scrivente anticipò nelle varie sedute tenutesi nei giorni scorsi che non avrebbe consentito più al Sindaco di avvalersi di personale ausiliario ad uso personale costituto dallo “Staff del Sindaco”, così come aveva anticipato che non avrebbe messo a disposizione del settore urbanistico i chiesti € 80.000,00 circa per procedere alla attuazione del PUG, davvero non utile né necessario in tempi in cui Trinitapoli è piena di disoccupati e famiglie povere, che hanno bisogno del sostegno della pubblica amministrazione.
Davvero scorretto richiamare le mie assenze in Giunta per giustificare il suo insano decreto, dimenticando però di precisare che le Giunte venivano da lui decise in giorni e/o orari diversi da quelli tabellari, con chiamate ad horas, per trattare fascette, il più delle volte sconosciute e spesso non condivise; se tanto non è vero, spiegasse perché le mie assenze sono vicine o pari a quelle di altri assessori, che condividevano con me la sofferenza di essere maltrattati e privati del dovuto rispetto, ma inspiegabilmente solo io sono stata degna dell’appunto del Di Feo.
Studiare le novità legislative, approfondire tutte le voci di bilancio, una per una per eliminare gli sprechi,  controllare le attività di ciascun settore per predisporre un corretto bilancio di previsione, tutto ciò ha fatto l’Assessore Filannino fino al giorno della sfiducia, 11/2/13, e l’impegno profuso nel fare ciò grida giustizia per lo sfregio inferto da Di Feo  con il suo inquietante decreto, di cui dovrà dare conto agli elettori.
So che non rientra nei provvedimenti amministrativi, ma sotto il profilo politico ed etico, nonché di rispetto della volontà popolare e di quegli elettori che mi hanno dato fiducia, in nome di tutto ciò, io emetto il seguente decreto nei confronti di Di Feo Francesco, Sindaco molto pro tempore di Trinitapoli:
Ti sfiducio. Tu hai tradito gli accordi e i principi che hanno mosso questa maggioranza durante la campagna elettorale,  informati alla trasparenza, collegialità delle decisioni, partecipazione della popolazione attraverso associazioni con il coinvolgimento anche dei partiti di minoranza all’amministrazione della cosa pubblica, abolizione del clientelismo, rispetto dei principi democratici, risanamento dei conti pubblici, eliminazione degli sprechi, sviluppo delle imprenditorialità e del lavoro, lotta all’evasione e non ultimo l’antisannicandrismo di tuo conio, volendo così affermare che tu rappresentavi il nuovo, avendo dimostrato invece di essere più vecchio del vecchio”.
In due anni di amministrazione,  Di Feo ha dimostrato  di avere una propensione encomiabile allo sfascio della sua maggioranza, continuamente in fase conflittuale, non ultima la goliardica trovata dell’allontanamento di buona parte della maggioranza dall’aula, che ha fatto venir meno il numero legale con scioglimento della seduta consiliare e tanto per protesta nei confronti del Presidente del Consiglio, appartenente alla maggioranza stessa, per aver commesso quest’ultimo il delitto di aver dato una volta in più la parola ad un esponente della minoranza.
In due anni di amministrazione ha fomentato un odio viscerale contro la minoranza senza una ragione politicamente accettabile, contravvenendo all’impegno elettorale da lui assunto, quando affermava “Saremo 17 Sindaci in un palazzo di vetro”, così aprendo alle minoranze, lasciando intendere che avrebbe operato nel supremo interesse della collettività.
Io resterò in Consiglio Comunale nel legittimo esercizio del mandato elettorale e aspetterò che il mio decreto venga sottoscritto da coloro i quali non appartengono a quella oscurità di cui ho parlato in apertura.

                                                                                               Avv. Lucrezia Filannino

Nessun commento:

Posta un commento