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martedì 12 febbraio 2013

TRINITAPOLI : "Troppe assenze" e gli toglie la delega,. La Ortix una possibile sostituta., ma il sindaco potrebbe pentirsi

Con un comunicato molto chiaro il sindaco spiega le sue motivazioni , che lo hanno portato  a revocare la delega al bilancio alla Dott.ssa Filannino.
Le numerose assenze per impegni della consigliera comunale Lucrezia Filannino non le consentivano di presenziare assiduamente a tutte le attività amministrative (giunte, commissioni e consigli) ed istituzionali ha spiegato il sindaco di Trinitapoli-. Un’elevata anticipazione di tesoreria, bilancio di previsione da approvare, museo civico da aprire non possono essere affrontati se non a tempo pieno”.

Durante lo svolgimento dell’incarico è stato rilevato un rendimento dell’Assessore non consono alle aspettative conferite con la delega assessorile –recita il decreto di revoca-, come è dimostrato dell’elevato numero di assenze alle sedute della Giunta Comunale, del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari. Inoltre, si è appalesata, da parte dell’assessore, una congiuntura collaterale ed esterna alle volontà dell’amministrazione, che – di fatto – ha rallentato l’attività amministrativa, compromettendo in alcuni casi il raggiungimento degli obiettivi del programma elettorale”.

In queste prime dichiarazioni emerge che la Dott.ssa Filannino non riuscisse a svolgere a pieno il suo lavoro di assessore per le troppe assenze. Questa giustificazione è concepibile almeno quanto le motivazioni che spinsero l'assessore a ritirare le proprie dimissioni qualche mese fa. Dal punto di vista politico il mandato della Filannino è stato ritenuto spesso più che soddisfacente anche dall'opposizione, con cui cercava sempre il dialogo.La revoca dell'Assessore al bilancio arriva in un momento delicatissimo è gran parte dei politici locali indipendentemente dal colore politico ritenevano urgenti altri provvedimenti verso altri assessori.  Infatti la Filannino forse era l'unica che vantava una stima personale anche dalle minoranze  aldilà del colore politico, per le sue capacità e dedizione espresse nel suo mandato. E' palese a tutti che l'assessore Filannino era capace di scrivere relazioni dettagliate del suo lavoro e si prestava molto al confronto sui contenuti mostrando una competenza al limite del tecnicismo. 
Il suo carattere schivo e professionale ha mostrato spesso insofferenza verso una maggioranza che fino ad oggi ha sempre rifiutato ogni confronto sui contenuti con la minoranza  ricordiamo che le dimissioni di Settembre , poi ritirate che parlavano di "Atteggiamenti scorretti".
Per farla breve possiamo affermare che il sindaco probabilmente ha commesso un errore nel privarsi di un elemento che aveva dimostrato fin a questo momento di essere realmente competente.  Sinceramente facciamo fatica a trovare all'interno della maggioranza altre figure altrettanto politicamente preparate e misurate.
Ricordiamo che il prossimo assessore al bilancio sarà il terzo di questa amministrazione Di Feo, Il successore della Filannino probabilmente dovrebbe essere Nicoletta Ortix visto che , la quota rosa "impine" la nomina di una donna , oppure ci sarebbe anche Marta Patruno ma è improbabile che venga scelta, per la sua giovane età.
Aldilà delle papabili se non si decidesse di nominare un assessore esterno, la PDL si vedrebbe consolidare il proprio strapotere su questa maggioranza e sul sindaco. Infatti vanterebbe ben 4 assessori su 5 in giunta e la carica di vice-sindaco. Questo potere sproporzionato poterà molto probabilmente in breve tempo ad un rimpasto di giunta per riequilibrare il tutto. Ma come ben sappiamo in questi rimpasti , qualcuno rimane sempre scontento e se la Filannino come è facile intuire non l'ha presa bene e ancor più facile scommettere che il prossimo dei revocati non la prenderà meglio. Quale futuro attende il sindaco Di Feo , non è dato saperlo. Possiamo solo prevedere che dalle nubi all'orizzonte non si legge un buon calendario per il nostro primo cittadino e la sua maggioranza a trazione PDL,  
Ci permettiamo di ipotizzare che forse un giorno, tra qualche mese,  ricordando questa scelta, il sindaco potrebbe pentirsi di aver revocato la delega sbagliata alla persona sbagliata.


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