DA ASL,
UFFICIO AMBIENTE E ATO NESSUNA POSSIBILITA’ DI INTERVENTO.
Spesso suscita
la simpatia e il naturale affetto oltre che una forte attrattiva; è usato
talvolta per denotare una bella donna piuttosto che una parte del corpo
femminile; viene abusato nel linguaggio dialettale e spesso offende persone
prossime al villipeso. Una parola magica che, però, più semplicemente indica una
specie animale, un volatile: il piccione.
Un animale tanto
urbano quanto eccessivamente familiare al punto da covare e proliferare oltre
che passare tutto il suo tempo su balconate, verande e terrazze cittadine,
invitando a tale agevole forma di esistenza anche intere colonie di amici e
parenti.
Fin qui poco
male ma quando il piccione comincia ad escrementare allora sono guai perché
oltre all’enormità e alle quantità industriali di escrementi rilasciati su
quelle proprietà private e pubbliche essi diventano fattore di contaminazione
fino a creare un vero e proprio allarme sanitario come sta accadendo nella
città di Andria e in particolare nel quartiere Europa.
Se fino a
qualche tempo fa bastava il semplice sacrificio di dedicare alcune ore alla
rimozione di quegli escrementi contaminati e chimicamente complessi, ora non si
sa più che fare e quando abbiamo interpellato sia la Asl che l’Ufficio Ambiente
e l’Ato ci è stato risposto che nessun intervento era possibile e che nessun
deterrente sembrava funzionare, neanche gli ultrasuoni.
A questo punto
unico rimedio, che mai adotteremmo, sarebbe la carabina.
Accogliendo
quindi l’invito di Asl, Ufficio Ambiente e Ato, attendiamo suggerimenti per la
rimozione del disagio sperando che arrivino prima delle infezioni e delle
contaminazioni che con il caldo già arrivato aumentano esponenzialmente.
Comitato
Quartiere Europa
Area
Ambiente e Tutela Salute Pubblica
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