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venerdì 30 agosto 2013

BARLETTA : LA CITTA' NON PUO' ACCETTARE LA SOPPRESSIONE TRIBUNALE

“L’odierna riunione della Commissione di Manutenzione degli edifici giudiziari svoltasi presso la Presidenza del Tribunale di Trani, ha riproposto un paradosso che la città di Barletta non può subire supinamente.
La nostra città, capoluogo di provincia insieme a Trani e ad Andria, dispone di una sezione staccata del Tribunale, da ogni parte riconosciuta adeguata ed efficiente, che è stata dichiarata chiusa, superata, addirittura, per usare una espressione del Presidente del Tribunale, “non più esistente”, ma che deve intanto sopravvivere a se stessa perché non si sa dove, quando e come trasferire materiali indispensabili per l’ordinata attività del Tribunale.
Quella struttura, infatti, c’è. Non ci sono, invece, quelle nuove che dovrebbero garantire la funzione giurisdizionale. C’è una valida sede, ma è penalizzata perché non è stata interessata da interventi edilizi finanziati con mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, come prevede la norma per le proroghe,  pur essendo stata realizzata con finanziamenti di cui la comunità locale si è fatta carico, sulla base di richieste di organismi giudiziari, in applicazione di normative dello Stato e per le specifiche finalità giudiziarie territoriali.
Non posso, quindi, che ribadire lo sconcerto per questo paradosso che penalizza comunque un investimento pubblico e, al tempo stesso,  ostacola la corretta e piena continuità dell’attività giurisdizionale in un territorio complesso e delicato, per altro  unito dal vincolo – anche costituzionale – della istituzione Provincia, come ho fatto notare in una lettera al ministro della Giustizia del 1° agosto. Di fronte alle decisioni anticipate dal Presidente del Tribunale ma non ancora formalizzate in atti pubblici, ho avvertito il dovere di rendere pubblica quella lettera al ministro nel corso della riunione, perché non si può ignorare l’emergenza, che costringe a inseguire soluzioni quanto mai precarie e inadeguate, come è emerso dalla discussione di stamane, mentre a Barletta si chiude una struttura pienamente funzionale. Il Comune di Barletta l’ha messa a disposizione dell’attività giurisdizionale e conferma che è sempre lì, pronta e disponibile”.


Si allega lettera del Sindaco Cascella al ministro della Giustizia On.Cancellieri

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