Grande
successo, nelle prime settimane di apertura, della mostra curata da Christine
Farese Sperken al Palazzo della Marra, dedicata al centenario della donazione
delle opere al Comune di Barletta. Inaugurata a fine luglio dal ministro Bray,
ha raggiunto l’apice del numero di visitatori durante ferragosto e per gli Open
Days, ogni sabato sera.
Lunedì 19 agosto 2013 – È un
doppio omaggio a Giuseppe De Nittis e a Léontine Gruvelle la mostra a Palazzo
della Marra, dedicata al centenario della donazione delle opere del maestro
dell’Ottocento alla città di Barletta. L’esposizione, visitata in preview da Nichi Vendola, Presidente della Regione
Puglia, Francesco Ventola,
Presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani e Corrado Petrocelli, Rettore dell’Università degli Studi di Bari, è
stata inaugurata il 28 luglio dal
ministro per i Beni culturali e Turismo, Massimo
Bray: una presenza che evidenzia il richiamo nazionale della donazione di
Léontine Gruvelle che il Comune di Barletta valorizza sulla scia del successo
raccolto dall’esposizione delle opere di De Nittis, prestate prima a Parigi e
poi a Padova.
Il centenario della donazione è
qui celebrato dall’inedito progetto
curato da Christine Farese Sperken
in collaborazione con i due dottori di ricerca dell’Università di Bari, Edoardo
Trisciuzzi e Nicola Zito, sostenuto da un contributo della Provincia Barletta
Andria Trani, e promosso dall’amministrazione Comunale di Barletta. La
mission dell’iniziativa è nelle parole dell’Assessore alle Politiche
dell’Identità culturale Giusy Caroppo, che afferma: “De
Nittis è uno dei pezzi del puzzle che, con metodo contemporaneo, vorrei
rintracciare nei punti della politica
del’identità della città. Cominciando col far vivere un Museo con le risorse
che ha. Un tesoro non solo materiale, ma un tesoro di suggerimenti culturali e
emozionali. Una tavolozza di spunti che una figura come “Peppino” - il
barlettano che non conosceva una parola di francese quando arrivò a Parigi,
eppure sbaragliò tradizione e avanguardia -
“dona” alle generazioni di ieri e a quelle di domani.”
Il progetto, accompagnato da un
corposo apparato didascalico bilingue che racconta l’iter di vita e ricerca
dell’artista pugliese – un artista “complesso”, come definito dal governatore
Vendola, durante la visita alla mostra - affermatosi a Parigi durante gli anni che
videro l’alba della pittura impressionista, integra il
patrimonio della mostra permanente della Pinacoteca De Nittis, con
l’esposizione - negli spazi tradizionalmente dedicati agli eventi temporanei –
con testimonianze di grafica e pittura del Maestro dell’Ottocento, finora custodite
nei depositi, e altre particolarmente significative, qui trasferite dal secondo
piano, in un percorso cronologico e dedicato alla sua maestria nelle tecniche
più disparate.
Sebbene l’iniziativa nasca con lo spirito di far
riappropriare la cittadinanza dell’intero tesoro della Collezione De Nittis -
di qui il titolo “La collezione De Nittis: un dono alla città” – è già grande
il riscontro di pubblico che la mostra sta ottenendo tra i turisti, anche
stranieri, e gli appassionati, specie durante l’apertura straordinaria il giorno di Ferragosto e quella serale gratuita, ogni sabato dalle ore 20.00 alle 23.00, per
Puglia Open Days: durante queste
visite dedicate oltre che al Palazzo della Marra, al centro storico e alla
cattedrale, si viene accompagnati da guide qualificate ed è obbligatoria la
prenotazione da effettuarsi presso l’Ufficio IAT di Barletta (c/o Corso
Garibaldi n. 204-206 - Tel. +39 0883331331); per l’occasione, può essere rischiesta
la disponibilità gratuita di interpreti
LIS e guide per le persone non vedenti (in collaborazione con UIC
Puglia). Approfondimenti e applicazioni nell’ambito del progetto Puglia Open
Days per il territorio della BAT sono al link www.opendays.viaggiareinpuglia.it. Tra le iniziative ad ingresso
gratuito al Palazzo della Marra, i “Paesaggi Musicali”, a cura dell’Associazione Cultura e Musica “G. Curci”: prossimo
appuntamento il 28 agosto alle ore 21,00 con il Quartetto d’archi “De
Nittis”, da Verdi a Piazzolla
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