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News dalle Città della BAT

venerdì 30 agosto 2013

TRINITAPOLI : "Fuori Chiaromonte ? Noi ci auto-sospendiamo." PDL spaccato, resa dei conti vicina.

Con una lettera breve ma molto chiara nei contenuti , due consiglieri comunali del PDL Damiano Marzucco e Giacinto Di Benedetto entrambi provenienti da Forza Italia e ben tre componenti del coordinamento : Mimmo Triglione, Antonio Tattoli e Piero Ivone. Questi ultimi , sono tutti provenienti dall'ex AN (ndr ed erano strettissimi collaboratori dell'attuale vice-sindaco Andrea Minervino). Si auto-sospendono dal partito

La lettera in sintesi dice : " ....non abbiamo condiviso il provvedimento, adottato inopinatamente da un gruppo del nostro partito ( ndr non il coordinamento al completo !) , che ha determinato la sospensione dall'incarico di Chiaromonte da Co-coordinatore, al quale va tutta la nostra solidarietà".

In seguito il tono si fa più duro e circostanziato dal punto di vista politico. Ciò che viene contestato, nel merito, da questi iscritti fondatori del PDL , alla nuova gestione, del nuovo Presidente Ragionier Nicola DI Feo è di aver cacciato l'amico Chiaromonte solo e soltanto, "per aver voluto riportare la Politica nell'alveo più nobile, sollecitando, fattivamente ed alla luce del sole, tutti a moderare i toni, spesso divenuti intollerabili, del dibattito politico cittadino, in un momento estremamente delicato per la nostra comunità."
 La conclusione logica, è chiara e trasparente, lasciando ben poco all'immaginazione su quello che accadrà in futuro :
 " E' a dir poco incomprensibile emettere un provvedimento di sospensioni per tali ragioni !!"

ed ancora con forte enfasi :" Quanto accaduto nel nostro partito non appartiene alla nostra cultura liberale e democratica ed al nostro modo di fare Politica".

E' chiaro come il sole che qui come direbbe il grande Sergio Leone: "C'è un presidente di troppo".

La conclusione è ancor più esplicita se possibile , ed a tutta l'aria di essere un ultimatum : " Pertanto, ci auto-sospendiamo dall'attività politica del partito del quale facciamo parte, con l'auspicio che il nostro atto possa servire a ripristinare, quanto prima, la normale e costruttiva dialettica politica."

Questa lettera è di una importanza e peso politico enorme , infatti qui non si tratta di un singolo co-coordinatore Michele Chiaromonte, qui si tratta di almeno il 60 % dei voti del PDL che prendono le distanze dal partito e dai loro rappresentanti.
Ricordiamo che Di Benedetto primo degli eletti raccolse oltre 600 voti e Marzucco quasi 200, per non parlare dei componenti vicino al vice sindaco Minervino che raccolse anche lui 600 voti circa. In conclusione, il sindaco se non fa marcia indietro è praticamente sfiduciato dalla maggioranza dei suoi elettori o comunque dai loro rappresentanti.
Le ragioni del contrasto sono chiare e trasparenti, lo scontro tanto scongiurato è arrivato, se ci sarà da contarsi, la corrente del sindaco potrebbe uscire perdente. 
Probabilmente a giorni assisteremo alla resa incondizionata,  del Presidente Di feo e del Coordinatore superstite Piticchio. La mossa di cacciare Chiaromonte sembra essersi dimostrata azzardata e prematura , come anche noi avevamo scritto in precedenza. Le armate del "vecchio saggio", hanno in una sola mossa accerchiato la maggioranza e aspettano solo un segnale per scatenare l'inferno politico sulle ceneri di una Rinascita mai realizzata, per l'ingerenza di un vecchio modo di fare politica, che ha offuscato quanto di buono c'era e si poteva esprimere per il bene dei cittadini. 


"Sic transit gloria mundi"



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