I
CITTADINI ANDRIESI STANNO SOLO ASSAPORANDO QUELLO CHE ACCADRA’.
DALLA
TARSU ALLA TARES FINO ALLA NUOVA SERVICE TAX SI CONSUMERA’ L’ULTIMO EPISODIO
DELLA SCENEGGIATA DI QUESTO GOVERNO E DELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI ORMAI
SULL’ORLO DEL BARATRO. QUANTE ALTRE SORPRESE AMARE CI STANNO RISERVANDO?
Mentre
i cittadini che stanno continuando a fare correttamente la raccolta
differenziata, esattamente da un anno, stanno aspettando la riduzione della
relativa tassa, così come promesso e così come alcune premialità sono state
riservate all’Azienda in caso di risultati raggiunti non dalla stessa ma solo
grazie al lavoro proprio dei cittadini che hanno consentito il superamento di
quelle percentuali, il Governo, naturalmente sempre d’accordo ed in combine con
esponenti politici locali che non si sa più che ruolo svolgano, tranne quello
di incassare diarie e compensi milionari per il loro “mandato democratico”, con
un colpo di spugna continua a stravolgere tutto ed ecco che dalla Tarsu si
passa alla Tares, per finire sulla ghigliottina della futura Service Tax.
Al
di la delle sigle che in pochi comprendono, nulla cambia, apparentemente, ma in
realtà tutto viene stravolto e a soccombere saremo sempre noi poveri cittadini
ignari e destinatari finali dei capricci e delle stangate studiate ad hoc.
Mentre
si era in attesa di vedere concretizzata non solo la riduzione delle tassa per
i cittadini virtuosi ma anche una rimodulazione della stessa mediante il
computo non solo sulla base delle superfici ma anche del numero dei componenti
familiari produttori di rifiuti e soprattutto del loro reddito prodotto, tutto
questo decade e viene cancellato per dare spazio alla Tares che non sappiamo
ancora come ci ammazzerà visto che oggi il comune ci chiede solo
un’anticipazione della tassa mediante il pagamento dei due terzi della stessa e
riservando la strenna natalizia con un’ultima rata che non si conosce ancora
come sarà determinata e che sempre i poveri cittadini dovranno pagare per forza
dal momento che avrebbero già pagato i due terzi. Diciamo avrebbero perché in
realtà sarebbe interessante conoscere sin da ora quale sia il numero dei
cittadini che a questo giochino non ci stanno e non hanno ancora pagato nulla,
secondo noi giustamente, perché non si possono chiedere acconti su un ammontare
complessivo che non si conosce. A tal proposito invitiamo i cittadini ad aprire
bene gli occhi e le orecchie perchè pagando già l’acconto significa accettare
il pagamento della tassa e non potersi più esimere né contestare, anche
legalmente, il salasso della rata finale la cui entità non si conosce ancora. Questo
è il classico trucchetto dei politici per fregare la gente che non sa.
Dopo
l’ambigua Tares, quindi, sarà la volta della bigotta Service Tax; un mostro
studiato a tavolino per far pagare ancora una volta agli ignari cittadini non
solo la tassa rifiuti ma anche tutti i (dis)servizi, la mala organizzazione e
le inefficienze delle Pubbliche Amministrazioni sanguisughe ed ecco che se in
una città come Andria dove l’illuminazione pubblica rimane accesa anche di
giorno con grande sperpero e spreco di denaro pubblico, oltre che di energia
tanto cara, il costo grava sui cittadini
e non su chi non fa funzionare bene quel servizio così come sarà a carico dei cittadini
il costo per la gestione di tutti gli altri (dis)servizi comuni, anche di
quelli per inutili manifestazioni di sola propaganda quasi personale per i politici
di turno che le manovrano, magari gli stessi che prima le criticavano.
Un’altra
considerazione e un invito ai politici: quando parlate di Europa cercate prima
di conoscere come funzionano le amministrazioni pubbliche in Europa e dopo
questo piccolo viaggetto culturale rendetevi conto di quanto siete arretrati
culturalmente e di quanto siate inopportuni e inadeguati rispetto ad una
Società che è anche molto più avanti dei loro governanti ma che non ha ancora
imparato a cacciarli via con quel calcio nel sedere che non arriva mai, anzi,
gli inciuci piacciono e non importa se il diavolo va a braccetto con l’acqua
santa e se continuano ad allattarsi al seno della foca per succhiare il suo
ottimo latte come Roussin d'Arcadie.
L’Associazione
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