IL TAVOLO E’ APERTO E ALCUNE INDICAZIONI
OPERATIVE SONO GIA’ IN POSSESSO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
TERMINATA L’ATTESA SUL “CASO
MANFREDONIA” ORA SI DECIDERA’ SULLA SISTEMAZIONE DEFINITIVA DEL MERCATO DI
TRANI.
DOPO LA RICOGNIZIONE DEI POSTEGGI E LE
RILEVAZIONI DELLA POLIZIA MUNICIPALE, NON ESCLUDIAMO IL TRASFERIMENTO IN ALTRO
SITO PER RECUPERARE GLI ENORMI DANNI SUBITI IN QUESTI LUNGHI ANNI DOPO IL
TRASFERIMENTO DAL CENTRO URBANO ALL’ESTREMA PERIFERIA CITTADINA.
La questione sicurezza dell’intera area mercatale di Trani sta a cuore
a noi Associazioni di Categoria, agli Operatori del mercato settimanale, ai
Consumatori e agli Utenti e, come siamo sempre stati convinti, anche ai
politici tranesi che opportunamente tornano su un argomento di attualità, anche
in previsione della prossima stagione invernale che riproporrà condizioni meteo
non dissimili da quelle che causarono il gravissimo incidente del 2010, con
l’auspicio che quanto accaduto allora non abbia più a ripetersi.
In verità, anche in seguito a quello spettacolare incidente avvenuto in
condizioni estreme, venne aperto un tavolo di confronto che, a fasi alterne,
non ha mai smesso di guardare alle soluzioni possibili e negare che, oltre le
carte burocratiche, esistevano e sussistono condizioni logistiche e
problematiche che vanno preliminarmente rimosse sarebbe ingeneroso e
strumentale.
Ad ogni buon conto, proprio perché l’argomento sicurezza è prioritario
per tutti e deve vedere tutti impegnati per garantirla, anche con l’attuale
Amministrazione Comunale, appena insediatasi e grazie all’ottimo e costante
lavoro svolto dalla Squadra Annonaria della Polizia Municipale, il tavolo è
proseguito sui binari della collaborazione, dell’operatività e della
concretezza e quando si parla di concretezza non bisogna dimenticare i tanti
problemi di sicurezza, anche ambientale, che l’attuale sito mercatale di via
Superga continua a manifestare non sulla tangenziale ma proprio lì al suo
interno, sull’asfalto dove sono posizionate le postazioni di vendita, a
cominciare dall'asfalto in condizioni imperfette, la mancanza di servizi
igienici e contenitori per i rifiuti, gli attraversamenti da parte dei mezzi
pesanti e tante altre condizioni che potrebbero causare, da un momento
all’altro, incidenti forse addirittura ben più gravi di quelli che potrebbero
accadere su quel ponte che attraversa, in superficie, il mercato.
Ma senza dare assolutamente l’idea di una vena polemica che potrebbe
ingenerare confusione e disorientamento, come Associazione che a quel tavolo di
confronto ha sempre partecipato, ritenendo di poter dare un modesto contributo
in termini di idee e di collaborazione, invitiamo tutti coloro che avvertono la
necessità di rendersi partecipi in un processo di riqualificazione di un
servizio pubblico qual è il mercato settimanale a confronti sereni ma operativi
in modo da poter anche aggiungere alle nostre visioni, che possono essere
limitate e condizionate in buona fede dalla nostra condizione professionale di
difesa di un interesse particolare, anche se mai abbiamo tralasciato quello
generale e collettivo, altre più ampie e più lungimiranti senza escludere di
ripensare a quella che è una nostra idea ben precisa secondo la quale il
mercato di Trani va trasferito in altra area urbana. Questo è possibile e
realizzabile e sarebbe anche un nuovo modo di guardare a questo elemento
storico e culturale, il mercato, che mai come in questi ultimi anni ha svolto
appieno la sua funzione sociale ma anche economica per calmierare i prezzi e
andare incontro alle famiglie più in difficoltà.
Ora che il Consiglio di Stato ha sentenziato definitivamente sul “caso
Manfredonia” la situazione è profondamente mutata quindi ringraziamo l’Amministrazione
comunale tranese per aver pazientemente atteso l’esito della vertenza
giudiziaria conclusasi solo lo scorso 3 giugno 2013 e, in verità, proprio su
nostra richiesta, dobbiamo ammettere che abbiamo chiesto che prima di ogni
decisione si attendesse tale data della sentenza e così è stato.
Ora la situazione pare essere diventata definitiva, a meno che il
comune di Manfredonia ammetta l’errore sociale commesso nel cambiare la
giornata di mercato dal mercoledì al martedì e ponga un rimedio agli enormi
danni causati ai commercianti disoccupati del mercoledì ma questo pensiamo che
non sia un ravvedimento che potrebbe avvenire a breve anche perché “i progetti”
di quell’Amministrazione non sono conclusi e il finale di quella triste storia,
pur essendo stato scritto sin dall’inizio della vicenda, è ancora ignoto ai più
sprovveduti, come noi.
Tornando al “caso Trani” cogliamo l’invito quindi alla risoluzione dei
numerosi problemi del mercato settimanale ed attendiamo la convocazione al
prossimo incontro istituzionale magari preceduto da un incontro pubblico aperto
a tutti dove insieme ci si possa confrontare e magari anche comprendere come le
nuove norme introdotte dall’Europa matrigna porteranno alla morte definitiva
dei mercati.
Dopo bisognerà trovare altri argomenti per fare polemiche.
Il Segretario
Confederale di Categoria
Savino Montaruli
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