Dovevano verificarsi casi
di malore di alcuni operai affinché la
CGIL si accorgesse che nella zona industriale di Barletta c’è
un’azienda che da oltre un anno ammorba l’aria
di chi vive e lavora in quella zona. Si tratta della Dalena Ecologia, produttrice
di CDR ovvero combustibile da rifiuti.
Noi abbiamo
denunciato sin dall’inizio questa situazione insostenibile, supportando in
questa battaglia i residenti e gli operatori economici della zona.
Cittadini, di serie B, che non si sono mai rassegnati a dover convivere con una realtà produttiva pericolosa per la salute e l’ambiente circostante.
Cittadini, di serie B, che non si sono mai rassegnati a dover convivere con una realtà produttiva pericolosa per la salute e l’ambiente circostante.
Solo oggi il Sindaco Cascella ha attivato gli
organi competenti per accertare le responsabilità di quanto accaduto,
nonostante ben due mesi fa quella stessa gente abbia fatto pervenire sul suo
tavolo un esposto(anche a Prefetto,Provincia,Regione e Arpa), sottoscritto da
residenti e operatori, affinché subito la neonata amministrazione, in
discontinuità rispetto alla precedente, si facesse carico di questa vicenda.
Una situazione così allarmante
da essere già stata riscontrata in passato dagli organi competenti, sfociando
in un diffida nei confronti della Dalena Ecologia da parte della Provincia Bat.
Lo stesso ente che non esitato a rilasciare alla stessa azienda le
autorizzazioni necessarie a produrre combustibile da rifiuti.
Ed allora
bisognerebbe chiedere al Presidente Ventola e all’assessore all’ambiente Cefola
cosa è stato fatto per risolvere le numerose criticità, visto che i problemi persistono.
La denuncia della
CGIL nei confronti della Dalena è parziale, non affronta, difatti, dal punto di
vista socio-politico, una questione centrale: la presenza sul nostro territorio
di un cementificio che brucia CDR (combustibile da rifiuti).
Inoltre, la cattiva
pratica di chiudere il ciclo dei rifiuti con l’incenerimento nei cementifici
rischia di essere ulteriormente consolidata se l’impianto della Buzzi Unicem
dovesse essere inserito nel nuovo Piano Regionale dei Rifiuti che sarà
approvato il prossimo 15 ottobre in Consiglio Regionale.
Soluzione da scongiurare,
così come va assolutamente evitato che l’ATO Bat venga accorpato con quello di
Bari e che si faccia una nuova discarica a Spinazzola, trasformando definitivamente
la Bat nella
pattumiera della Puglia.
Eppure su tali
questioni non è dato sapere cosa pensano il Sindaco Cascella, i Consiglieri
regionali Mennea, Caracciolo, Pastore e Alfarano. Qual è la loro posizione?
Noi, come
Coordinamento Rifiuti Zero, abbiamo ribadito la nostra contrarietà a qualsiasi
ipotesi di incenerimento o conferimento in discarica dei rifiuti per l’ennesima
volta sia durante l’incontro con il Sindaco Cascella del 26 settembre scorso,
sia in occasione della conferenza pubblica di sabato 5 ottobre a Barletta che
ha visto la partecipazione di Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste
Europe.
L’iniziativa, preceduta
da un incontro con il Sindaco e gli assessori del Comune di Margherita di
Savoia, pronti ad adottare la delibera Rifiuti Zero, ha visto la partecipazione
di amministratori del nostro territorio tra cui il Sindaco di Canosa e il Vice
Sindaco della città di Barletta.
Abbiamo anche
concordato con il Prof. Ercolini di organizzare per la prossima primavera un Forum
Internazionale a Barletta sul tema dello smaltimento dei rifiuti nei cementifici,
ospitando studiosi e attivisti che si battono da anni su queste problematiche
per dare alla nostra vertenza un respiro più ampio.
Alessandro
Zagaria
Sabrina
Salerno
-Coordinamento Rifiuti Zero Bat
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