ABBATTIMENTO PERCENTUALE TRIBUTO
PROVINCIALE.
In
relazione a quanto previsto dai vigenti Regolamenti comunali relativi alla
disciplina della Tares, predisposti e/o già approvati dai comuni della
Provincia di Barletta-Andria-Trani per il corrente anno 2013,
- premesso
che l’attuale situazione di crisi economia e finanziaria che sta colpendo
drammaticamente le micro e piccole imprese del territorio non accenna a dare
segnali confortanti mentre per la fine dell’anno sono stimate chiusure di altre
migliaia di aziende e che il settore del commercio su aree pubbliche nei
mercati periodici settimanali o giornalieri è quello che, al pari degli
esercizi commerciali a sede fissa, stanno subendo gli effetti di questa
situazione che pare irreversibile;
- che il
venire meno di un prezioso e storico servizio pubblico cioè quello
rappresentato dalle micro e piccole imprese di servizio, che sopravvivono
facendo affidamento esclusivamente sulle proprie risorse umane e finanziarie,
significherebbe un danno inestimabile ed irrecuperabile per la popolazione dal
punto di vista sociale ed elemento reale di calmierazione dei prezzi a garanzia
della qualità;
con
la presente siamo a chiedere l’applicazione di tutte forme di abbattimento e di
scontistica possibili sulle tariffe Tares 2013 nei confronti di negozianti,
artigiani e ambulanti e comunque nella forma percentuale da un minimo del 30%
fino all’80%, come si sta operando in altri comuni italiani dove è forte il
sentimento collettivo di salvaguardia del valore dell’impresa di servizio e non
speculativa.
In
funzione dell’elevato aumentato carico tributario che l’applicazione della
Tares causerebbe sui già fragilissimi bilanci delle imprese del nostro
territorio, si invita a considerare
anche ulteriori abbattimenti, anche fino al 100%, per gli esercenti commerciali
che abbiano subito danni sociali ed economici ma anche di altra natura
derivanti dall’assunzione di provvedimenti fortemente penalizzanti e
attualmente non condivisi ma perduranti.
Si
chiede che l’applicazione delle riduzioni richieste avvenga mediante la sospensione
delle rate in scadenza e di quelle da pagarsi l’anno successivo a quello di
riferimento, come nel caso dei commercianti su aree pubbliche nei mercati che
versano la tassa con tale modalità.
Al
fine di tentare un seppur lieve alleggerimento della tassazione e per
sollecitare una minima forma di rilancio dei consumi, seppur di entità quasi
insignificante, si chiede che l’applicazione delle agevolazioni avvenga anche
nei confronti delle famiglie dichiaratamente a basso reddito e sulla base del
numero dei componenti il nucleo familiare con riduzioni che siano individuate
nella fascia dal 20% al 50%.
A
proposito delle attività di commercio su aree pubbliche all’interno delle aree
mercatali chiediamo che in relazione al capitolo “Tributo giornaliero” dei
regolamenti comunali si proceda con la previsione espressa e specifica relativa
ai principi di applicazione della tassa e, in particolare che il tributo venga
applicato in base a tariffa giornaliera ai soggetti che occupano o detengono
temporaneamente, ossia per periodi inferiori a 183 giorni nel corso dello
stesso anno solare, con o senza autorizzazione, locali od aree pubbliche o di
uso pubblico, basando sulla base giornaliera la formula di calcolo previsto in
fattispecie e che, in mancanza della corrispondente voce di uso nella
classificazione contenuta nel regolamento è applicata la tariffa della
categoria recante voci di uso assimilabili per attitudine quantitativa e
qualitativa a produrre rifiuti urbani e assimilati.
In
particolare si chiede che la tariffa applicabile, determinata rapportando a
giorno la tariffa annuale relativa alla corrispondente categoria di attività
non domestica, sia aumentata non del 100% ma del 20% massimo.
Per
quanto riguarda il tributo provinciale chiediamo che anch’esso venga ridotto di
conseguenza e per le medesime motivazioni.
La
presente segue nostri precedenti interventi sul tema qualora non ancora o
insufficientemente recepiti.
UFFICIO
AMMINISTRATIVO
UNIMPRESA BAT
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