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mercoledì 6 novembre 2013

MARGHERITA DI SAVOIA : Per l' Assessore Lamonaca su rifiuti e piano paesaggistico ci sono state «Strumentalizzazioni di Sel»

raccolta differenziata“Apprendo con stupore che ancora si cerchi di strumentalizzare i problemi legati al disservizio della raccolta dei rifiuti ed al Piano paesaggistico territoriale regionale”. Così, l’assessore all’Ambiente del Comune di Margherita, Leonardo Lamonaca, in riferimento ad una nota diffusa dalla segreteria cittadina di Sel.

“Sul Pptr – fa sapere Lamonaca – i 60 giorni di proroga concessi dalla Regione Puglia ci stanno dando la possibilità di approntare adeguate osservazioni, che risultino meno stringenti per gli interessi della nostra area. L’amministrazione incontrerà l’assessore regionale alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, per discutere i dettagli. Siamo aperti al confronto con chiunque lo richieda, compresa la dirigenza di Sel, accettando ogni contributo valido, prima di affrontare la questione in Consiglio comunale”.
Sulla raccolta dei rifiuti in città, Lamonaca sottolinea come sin dall’insediamento 5 mesi fa, col sindaco Paolo Marrano, si sia posto l’obiettivo di tenere “sotto controllo un servizio che, è bene ricordarlo, ereditiamo”. I disservizi, infatti, affondano le radici negli anni precedenti, “quando anche gli attuali esponenti di Sel hanno concorso alla decisione dell’affidamento dell’appalto”.
Da mesi l’Ecologica Pugliese, la ditta che dal 2008 opera a Margherita, è al centro di critiche e contestazioni “anche formali”, precisa Lamonaca, in quanto inadempiente nella pulizia delle strade e nel pagamento dei dipendenti: “Stiamo ponendo in essere ogni azione che salvaguardi i lavoratori – avverte l’assessore all’Ambiente – , contro i soprusi e chi li ha permessi in passato. Allo stato attuale, non escludiamo neppure la rescissione del contratto in danno”.
Il 21 ottobre scorso, l’amministrazione ha incontrato Ecologica Pugliese, e in quella occasione la ditta si è impegnata a soddisfare a breve le legittime aspettative dei lavoratori. “Non è ancora avvenuto – fa notare Lamonaca – sebbene abbiamo versato 103mila euro nelle casse dell’azienda privata, come canone dovuto per il mese di luglio”.
“Risponderemo coi fatti – conclude Lamonaca – ad ogni insinuazione che oggi viene avanzata inutilmente, nel tentativo di impressionare la popolazione. La gente conosce la storia di quell’appalto e dei disservizi correlati. A noi, ora, il compito di trovare una soluzione definitiva”.

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