Pensare di affrontare la questione della Cementeria,così
come previsto dall’interrogazione del consigliere del M5S, ponendo l’accento
sulle 100 essenze arboree che la Buzzi Unicem dovrebbe
installare per i prossimi sei anni come prescritto all’interno
dell’AIA(Autorizzazione Integrata Ambientale), è davvero sconcertante.
La città di Barletta, Consigliera Catino, deve rifiutare
quelle piante e per un motivo molto semplice,perché quella prescrizione non è
altro che uno scambio al ribasso tra una classe politica mediocre incapace di
tutelare l’ambiente e la salute ed un’azienda che, con questa operazione di
facciata, si lava la coscienza.
Lo diciamo con cognizione di causa visto che come movimenti
abbiamo seguito l’iter alla Regione per l’autorizzazione per poter bruciare
65.000 tonnellate di CDR e continuiamo a portare avanti una battaglia contro
l’incenerimento dei rifiuti nei cementifici.
Ormai è chiaro a tutti che aziende insalubri,in accordo con
le istituzioni, cercano di far dimenticare il loro notevole impatto ambientale
sui territori con “opere per la collettività”.
L’interrogazione che
il Consigliere del M5S ha rivolto al Sindaco Cascella e all’assessore
all’Ambiente Pisicchio doveva essere incentrato sul ricorso che la Buzzi Unicem ha fatto al Tar su
due prescrizioni ben più consistenti inserite all’interno dell’AIA che
riguardano il quantitativo giornaliero da bruciare(attuale 178t/g) e il codice
CER che indica il tipo di combustibile da rifiuto,riservandosi,in caso di
accoglimento del ricorso, la possibilità di chiedere eventuali danni a
Regione,Provincia e Comune.
Il Sindaco Cascella,fautore a parole della legalità e
rispettoso delle regole,ha sollecitato l’avvocatura comunale su questa questione?Oppure
dobbiamo affidarci alle sue sconcertanti parole durante un incontro sugli ARO
dello scorso 26 settembre in cui ha affermato che non avrebbe affrontato la
questione dei rifiuti bruciati all’interno della cementeria,per non
compromettere i posti di lavoro.
Ma affrontare la questione di aziende insalubri che si
trovano al’interno del tessuto urbano non significa mettere in discussione i
livelli occupazionali,a meno che il primo cittadino al riguardo non abbia
subito indebite pressioni.
Come riportato ieri dalla Gazzetta pochi giorni fa la Buzzi Unicem ha ricevuto da
Regione e Provincia il via libera per la modifica del’AIA attraverso il potenziamento del sistema di depolverazione
carico clinker su automezzi e l’autorizzazione per nuovo punto di “emissione
alimentazione farina al forno”.
Inoltre bisogna far notare all’Assessore all’Ambiente
Pisicchio,che la sua incapacità politica e i suoi ritardi producono su questi
temi omissioni nei confronti della città visto che all’interno del suo
assessorato si trova lo studio che la Buzzi
Unicem ha commissionato al CNR(previsto all’interno dell’AIA)
per quanto riguarda “le ricadute al suolo delle emissioni e studio della
qualità dell’aria nel sito urbano adiacente la Cementeria ”.
Questo studio si trova da tempo nei cassetti dell’Assessore
senza che questa si preoccupi di renderlo pubblico e di analizzarlo(studio per
noi insufficiente ma che comunque va divulgato perché riguarda l’impatto delle emissioni
sulla nostra città),magari confrontandolo con uno studio autonomo promosso dal
Comune di Barletta.
Queste sono le obiezioni e le battaglie che una forza
politica di opposizione dovrebbe portare avanti nei confronti di
un’amministrazione sorda ai bisogni dei cittadini,altrimenti porre l’accento su
qualche pianta da installare significa rendersi conforme a quelle forze
politiche abituate ad essere complici dei poteri forti.
Alessandro Zagaria-Collettivo
EXIT
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