
“Nello specifico della realtà pugliese le aziende chiudono per mancanza di liquidità, burocrazia asfissiante, lentezza nei tempi della giustizia e carenza di infrastrutture. Nella nostra Margherita di Savoia l’unica realtà produttiva ancora esistente quella della produzione del sale, fiore all’occhiello del nostro paese, è minacciata.
Mentre il sindaco Di Feo saluta questa sentenza come una vittoria politica,noi lavoratori siamo preoccupati per il futuro della nostra azienda.E’ risaputo che se Atisale dovesse erogare questa somma al comune di Trinitapoli gli investimenti e le prospettive produttive cambierebbero in peggio e ci sarebbe un assalto alle casse aziendali di tutti i comuni limitrofi alle aree dei bacini.
Mentre i comuni metterebbero delle poste nell’attivo pubblico, facendo cosi quadrare i conti di gestioni fallimentari, i costi di produzione salirebbero alle stelle con un grave pericolo per la nostra economia e la nostra occupazione mettendo l’azienda nelle condizioni di delocalizzare.
La sua vittoria politica “di Pirro” ( del sindaco Di Feo, ndr) sarà la morte sociale di 120 famiglie senza contare l’indotto. Perciò la invito a venire a guardare in faccia questi lavoratori e a conoscere i loro problemi e le loro paure.
Nessuno vuol passare come difensore dell’ interesse padronale, oggi l’interesse dell’imprenditore coincide con quello dei lavoratori. Siamo tutti sulla stessa barca.
Il nostro Paese è fatto di tante persone per bene che hanno come unico punto di riferimento la dignità legata al lavoro. Faccia ammenda Caro Sindaco Di Feo e non tolga il futuro ad essi!”.
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