Dopo le contestazioni giunte in varie forme ( attacchi
indiretti, lettere anonime di cittadini e altro ancora ), abbiamo sentito il
bisogno di tracciare un quadro storico, ( ndr. secondo noi) più serio e
coerente dal punto di vista logico.
Il linguaggio sporco, dell’offesa gratuita e delle
parolacce, lo lasciamo a chi non ha nessuna capacità di analisi logico-politica-storica.
Insomma, stiamo parlando di sotto-proletariato diffuso, che viene lanciato allo
sbaraglio, da fenomeni da baraccone, che in una crisi politica senza precedenti,
si sono trovati a contare più di uno, nonostante il loro valore politico,
tendesse inesorabilmente a zero.
Con l’amico Antonio Andriano non risponderemo alle offese
gratuite, ma proveremo solo ed esclusivamente ad offrire al lettore, un punto
di vista storico diverso, che offra lo spunto per guardare al futuro con
consapevolezza di quello che siamo diventati oggi.
“Io ho vissuto molti passaggi storici dalla politica locale,
si parte dagli anni 50’ che mi è stata raccontata. Gli anni 60’ che gli ho
vissuti in maniera diretta sotto amministrazioni democristiane, le quali diedero stabilità politica al paese.
Negli anni 70’ invece ci fù una crisi della democrazia cristiana, per varie
vicissitudini interne, da tutto questo si avvantaggiavano i partiti della
sinistra ovviamente. Su tutti il Partito Comunista, di cui facevo parte e
quello Socialista. In quegli anni questi partiti erano prettamente formati da
braccianti, infatti la dirigenza era anche essa composta da braccianti, come Leonardo Del Negro per il PCI e Bielino
Miccoli per il PSI.
La crescita di questi partiti fu dovuta, all'adesione di
nuove figure professionali, che in quel periodo Trinitapoli aveva sfornato da
famiglie umili quali : braccianti, artigiani, contadini, piccoli commercianti e
anche di pubblici dipendenti.
Tutte queste nuove categorie arricchirono il bagaglio
culturale di questi partiti. Questa loro adesione e crescita , lì preparò a
governare la città negli anni a venire. Tutti gli anni 80’ fino al 2000’ è stata
governata da esponenti del centro sinistra,
che provengono da quella storia. In quegli anni si prese atto che lo sviluppo
aveva nuovi bisogni, come il problema della casa, della scuola, della viabilità
in città e nelle compagnie ed altre opere di urbanizzazione (vedi rete metano e
fogne).
In quegli anni nel paese si aprì un dibattito politico,
sulle priorità, tra le opere da realizzare. Uno slogan passò tra le forze
politiche, che bisognava far diventare Trinitapoli un cantiere, ed infatti non
ci fu quartiere, che non divento prima o poi un cantiere a cielo aperto.
Si dette subito priorità a tutte l’infrastrutture interrate
( fogne, rete gas metano ed illuminazione), perché il boom economico di quegli
anni produsse una forte espansione del paese , e questo porto l’esigenza di
portare i servizi in zone in cui mancavano.
Rimaneva il problema dell’emergenza dell’edilizia
scolastica, le scuole avevano il doppio turno e quindi si ristrutturarono, ampliarono
e se ne costruirono di nuove. Su queste cose, per informarsi, basterebbe
chiedere alle famiglie o agli insegnanti degli alunni.
In questo nuovo scenario, con l’uscita di scena dei
latifondisti, l’agricoltura si sviluppo
, con colture pregiate come ad esempio : uve di diverse qualità, frutteti,
carciofi ed altro ancora…..
Questa situazione, creò molta occupazione, che diede un
forte impulso all'economia locale, facendo nascere l’esigenza di migliorare la
viabilità nelle compagnie, per il trasporto di tutte queste merci, dai campi ai
magazzini. Infatti potete chiedere ai contadini, come erano i tratturi prima
degli interventi e dopo.
Sempre in quegli anni nacque l’esigenza di risolvere il
problema della casa, infatti a Trinitapoli c’erano molti sfrattati che il
comune provvide a sistemare in locali. Ma in contemporanea si sviluppo l’edilizia
privata ( lottizzazioni), pubblica quindi IACP e convenzionata ( zona 167) . L’edilizia
convenzionata, non servì solo a sopperire alle nuove esigenze dei cittadini, ma
a calmierare i costi delle case ed i suoli.
Tutte queste opere, non fecero solo migliorare la condizione
di vita dei cittadini, ma furono anche un grossa iniezione di denaro pubblico,
che sommandosi al boom economico dei privati, creò una massa di denaro contante
che si iniettava nel paese. Quindi l’economia locale ne beneficiò.
Tutte le forze politiche, di maggioranza ed opposizione, che dal 1980 al 2011 hanno consentito, questo
sviluppo economico, possono solo essere orgogliosi, di aver contribuito a
creare la Trinitapoli che vediamo.
Posso concludere che tutti questi amministratori, devono
chiedere scusa ai loro familiari, per il tempo che hanno sottratto alle loro
famiglie, solo nell'interesse del paese.
Queste opere si possono vedere, tutto il resto è solo polemica.
E’ la polemica è noia.
Spero solo che i cittadini, decidano di rimpegnarsi in prima persona in politica, per tornare a fare. “
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