La vicenda ITA è giunta al suo
epilogo almeno per quanto riguarda il consiglio provinciale. La precedente
delibera di GP n. 44 è stata ritirata in autotutela.
Il gruppo Pd alla provincia aveva
presentato una proposta di discussione, che è stata emendata e votata in
consiglio, purtroppo senza esito poiché respinta dalla maggioranza.
L’emendamento presentato
proponeva che l'attività dell'ITA paritario dovesse continuare in capo alla
provincia fino al termine del processo di statalizzazione in atto e che la
provincia predisponesse le necessarie dotazioni finanziarie per continuare
l'attività dell'istituto paritario. Infine l’emendamento proponeva si
continuasse ad operare in continuità didattica a garanzia sia degli alunni che
hanno chiesto l'iscrizione al primo anno che di quelli che stanno frequentando
le classi successive.
La maggioranza, a parole, ha
condiviso questa impostazione, ma nei fatti ha dettato indirizzi che, al
contrario, lasciano attive le strade che conducono all’istituto Lotti almeno
per il biennio.
Fermo restando l'autonomia dei
docenti a tempo determinato a produrre atti di costituzione nei confronti del
MIUR, noi del Pd desidereremmo si portasse la discussione in consiglio
comunale, per dibattere sul seguente aspetto: l'ITA è una donazione subordinata
all'istituto Agrario con convitto. La provincia nel decidere il percorso di
statizzazione con le dotazioni immobiliari contraddice l'atto di donazione e
priva potenzialmente il Comune di Andria di un patrimonio che in vista della
cancellazione delle province, in quanto inerente al territorio, potrebbe
tornare nella piena e totale disponibilità dello stesso.
Diciamo meglio: se il processo di
statizzazione andrà in porto questo dovrà avvenire senza il trasferimento
immobiliare, ma solo per un utilizzo fino alla costruzione di un nuovo grande
istituto comprensivo “Lotti- Ita”. Il patrimonio resta in capo alla provincia
senza vincolo di destinazione d'uso ed al termine del processo di cancellazione
del patrimonio tutto il complesso benedettino potrebbe essere acquisito al
patrimonio del comune di Andria.
Chiediamo, un atto del consiglio
comunale perché la delibera adottata dalla giunta provinciale sull'Ita
contrasta con gli interessi della città, anche se i consiglieri andriesi
presenti in consiglio provinciale o non hanno capito o, peggio, hanno finto di
non capire ma hanno dovuto sottostare alle decise intenzioni del presidente
Ventola, che dopo il Centro ricerche Bonomo, ci lascia in dote anche la
vaporizzazione dell'Ita.
Un atto del consiglio comunale
che impegni la provincia ad attuare l'iter salvaguardando il patrimonio è
quanto mai utile e necessario.
La segreteria PD
Maria Carbone
Maria Carbone
Il consigliere prov.le PD
Andrea Patruno
Andrea Patruno
Il Capogruppo consigliare PD
Lorenzo Marchio Rossi
Lorenzo Marchio Rossi
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