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sabato 28 giugno 2014

ANDRIA : “Ita Umberto I, la nostra proposta da discutere in consiglio comunale”

La vicenda ITA è giunta al suo epilogo almeno per quanto riguarda il consiglio provinciale. La precedente delibera di GP n. 44 è stata ritirata in autotutela.
Il gruppo Pd alla provincia aveva presentato una proposta di discussione, che è stata emendata e votata in consiglio, purtroppo senza esito poiché respinta dalla maggioranza.
L’emendamento presentato proponeva che l'attività dell'ITA paritario dovesse continuare in capo alla provincia fino al termine del processo di statalizzazione in atto e che la provincia predisponesse le necessarie dotazioni finanziarie per continuare l'attività dell'istituto paritario. Infine l’emendamento proponeva si continuasse ad operare in continuità didattica a garanzia sia degli alunni che hanno chiesto l'iscrizione al primo anno che di quelli che stanno frequentando le classi successive.
La maggioranza, a parole, ha condiviso questa impostazione, ma nei fatti ha dettato indirizzi che, al contrario, lasciano attive le strade che conducono all’istituto Lotti almeno per il biennio.
Fermo restando l'autonomia dei docenti a tempo determinato a produrre atti di costituzione nei confronti del MIUR, noi del Pd desidereremmo si portasse la discussione in consiglio comunale, per dibattere sul seguente aspetto: l'ITA è una donazione subordinata all'istituto Agrario con convitto. La provincia nel decidere il percorso di statizzazione con le dotazioni immobiliari contraddice l'atto di donazione e priva potenzialmente il Comune di Andria di un patrimonio che in vista della cancellazione delle province, in quanto inerente al territorio, potrebbe tornare nella piena e totale disponibilità dello stesso.
Diciamo meglio: se il processo di statizzazione andrà in porto questo dovrà avvenire senza il trasferimento immobiliare, ma solo per un utilizzo fino alla costruzione di un nuovo grande istituto comprensivo “Lotti- Ita”. Il patrimonio resta in capo alla provincia senza vincolo di destinazione d'uso ed al termine del processo di cancellazione del patrimonio tutto il complesso benedettino potrebbe essere acquisito al patrimonio del comune di Andria.
Chiediamo, un atto del consiglio comunale perché la delibera adottata dalla giunta provinciale sull'Ita contrasta con gli interessi della città, anche se i consiglieri andriesi presenti in consiglio provinciale o non hanno capito o, peggio, hanno finto di non capire ma hanno dovuto sottostare alle decise intenzioni del presidente Ventola, che dopo il Centro ricerche Bonomo, ci lascia in dote anche la vaporizzazione dell'Ita.
Un atto del consiglio comunale che impegni la provincia ad attuare l'iter salvaguardando il patrimonio è quanto mai utile e necessario.


La segreteria PD
Maria Carbone
Il consigliere prov.le PD
Andrea Patruno

Il Capogruppo consigliare PD
Lorenzo Marchio Rossi

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