Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

venerdì 29 agosto 2014

BAT : L'abolizione delle province rappresenta il classico specchietto per le allodole.

Al di là di quelle che sono state le dichiarazioni di propaganda ritengo che l'abolizione delle province rappresenti il classico specchietto per le allodole.
Appare, ormai, cosa certa che il decreto legge non produce alcun risparmio reale poiché le città metropolitane acquisiranno, di fatto, tutte le funzioni oggi di competenza delle province.  Abolite le elezioni cambierà il modo di eleggere i rappresentanti elettorali che saranno di 2° livello, con evidente espropriazione per i cittadini della diretta espressione elettiva. I consiglieri provinciali sono eletti dai consiglieri comunali e il presidente è scelto tra i sindaci del territorio interessato con i vari distinguo che la stessa legge propone. In questo caos, potrebbe rivelarsi utile un momento di riflessione che non vada a determinare ulteriori restrizioni. Per questo e per altro ancora non mi unisco ai toni trionfalistici usati da più parti e da varie espressioni della politica a commento di questa riforma lontana dall' essere completa e piena di incognite.
Mi riferisco, per esempio, alla mancanza di una attendibile analisi sulla quantificazione dei risparmi e al probabile rivivere di vecchie logiche di campanilismo o di ambizioni assopite. Tanti i dubbi su una legge i cui effetti impareremo presto a valutare quando la Gestione (di scuole, tutela ambientale, strade e servizi per cittadini con grave disabilità) fin' ora in carico alle province sarà affidata a comuni e regioni. Tanti i dubbi evidenziati, ancora, dalla incertezza e opinabilità dei criteri adottati nel progetto di riordino alcuni dei quali arbitrari come quelli riferiti alla popolazione e alla estensione geografica. Gli elementi di sperequazione e di disproporzionalità presenti nella determinazione delle rappresentanze spettanti ad ogni comune, legati alle province (che non contengono lo stesso numero di comuni) e al numero degli abitanti diverso in ogni comune, di fatto avranno contezza di  una accentuata dissonanza nella assemblea che si verrà a formare.
Naturalmente, lungi da me voler mantenere un istinto a tutti i costi conservativo o voler porre ostacoli pleonastici, ma certamente l'esigenza di riforme non può prescindere dal rispetto e dalla salvaguardia delle più elementari norme di democrazia. Nulla può rimanere immutato a patto che il cambiamento venga guidato da principi fondamentali basati sul senso critico e sulla ragione.


Antonello Damato – Consigliere Comunale.

Nessun commento:

Posta un commento