Ci risiamo! Una nuova, impressionante, morìa di pesci si è registrata ieri mattina a foce Carmosina, a pochi chilometri dal centro abitato e nel cuore della Salina.
Migliaia i pesci, sopratutto cefali e spigole, che sono stati notati privi di vita a galla nelle acque stagnanti della foce. Sul posto sono stati allertati i volontari della Lega Anti Caccia(L.A.C.) che si sono ritrovati di fronte all’agghiacciante scena rappresentata da migliaia di pesci ormai privi di vita.
Negli ultimi due giorni decine sono state le segnalazioni da parte di cittadini e turisti che indicavano la presenza di pesci agonizzanti e morti che giacevano a pelo d’acqua della suddetta foce.
E proprio grazie alle segnalazioni sul posto sono intervenuti gli attivisti della L.A.C. Puglia, coordinati da Pasquale Salvemini, che hanno solo potuto constatare la drammaticità e veridicità delle segnalazioni.
Dinanzi ai loro occhi occhi uno scenario raccapricciante che hanno solo potuto immortalare con scatti fotografici che testimoniano l’entità del danno tutt’altro che trascurabile.
Inoltre gli stessi attivisti hanno prelevato diverse carcasse che saranno sottoposte ad indagini di laboratorio per accertarne le cause di morte.
Le carcasse sono soprattutto di cefali, pesci che prediligono le acque salmastre ma non mancano esemplari di spigole punteggiate tipiche di questa zona.
Secondo Pasquale Salvemini, delegato regionale della Lega Anti Caccia, le cause sono da ricercare soprattutto nell’inquinamento provocato da scarichi illegali ed abusivi.
Un’altra causa potrebbe essere stata quella dell’eutrofizzazione delle acque conseguenza di un’eccessiva presenza di sostanze nutrienti che hanno rarefatto l’ossigeno (anche questa conseguenza di uno sconsiderato utilizzo degli scarichi civili).
Motivo per cui giorni verrà depositato un esposto alla autorità giudiziaria.
(Tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 23 agosto 2014) (Foto: Pasquale Salvemini)
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