Sono genitore di adolescenti e credo
che voi siate, nello stesso tempo, vittime e carnefici!
L'adolescente
andriese? Vittima e carnefice nello stesso tempo e questa è una realtà talmente
cruda che se noi del Comitato Europa abbiamo “osato” intervenire su un delicato
argomento qual è quello dell’abuso di alcol e droghe tra gli adolescenti lo
abbiamo fatto esclusivamente perché sono cose che abbiamo sempre fatto, animati
da spirito di appartenenza e senso di responsabilità, anche come genitori.
Dopo
aver letto la nota diffusa pubblicamente dal cittadino adolescente andriese
Luca Santovito, indirizzata al Coordinatore del nostro Comitato di Quartiere
Europa, è stato lo stesso Coordinatore, Savino Montaruli, a diffondere questa
nota di replica.
“Ho
letto la nota indirizzatami a mezzo stampa dal concittadino andriese Luca
Santovito il quale si rivolge alla mia persona non disdegnando di elargire
affermazioni gratuite e molto gravi oltre che offensive ma voglio, per il
momento, far finta di non aver letto quelle offese ed essere positivo e
propositivo, anche con Luca. A Luca quindi dico che non ho apprezzato il tenore
del suo intervento perché quel linguaggio lo riconosco e lo giudico anche poco
appropriato se appiccicato addosso a chi, come sicuramente sei tu, caro Luca,
ce la sta mettendo tutta per cambiare (in meglio?) le cose e la società in cui
viviamo. Poiché non oso pensare che quella lettera sia stata scritta a più mani
do per buono il risultato di tale tuo intervento che sicuramente è quello di
mantenere, in ogni caso, vivo l’interesse su un argomento che, in verità, ha
visto, in questi giorni, troppe voci silenti, se non i commenti estremamente
offensivi lasciati a fondo pagina sugli articoli che sono stati divulgati ma
anche in questo caso mi affido all’antico detto “dal proprio cuor l’altrui
misura”, anche perché a guardare il numero delle condivisioni e degli
apprezzamenti di tali miei interventi quei pochi, miseri e spesso anonimi
commenti si annullano da sé.
Luca,
nella tua lettera, tu scrivi “.....sterili polemiche sollevate da comitati a
volte inesistenti o da persone il cui solo obiettivo è quello di pubblicizzarsi
per secondi fini a noi (forse) sconosciuti”. Già partendo da questa (tua?) preliminare
affermazione devo dirti che affronti maluccio la questione perché parti da un
pregiudizio e dai per scontate cose che, in realtà, non sono né vere né
verificabili quindi il “bigottismo” di cui mi accusi lo hai già fatto tutto tuo
e te ne sei approprio forse anche involontariamente.
Quando
invece scrivi: “...Ma siamo a conoscenza di ciò che accade veramente nelle
strade della nostra bellissima e gloriosissima Andria?”, da un lato lanci il
messaggio secondo cui faresti intendere di conoscerla molto bene quella realtà
quindi avresti fatto bene ad andare oltre e raccontarci, visto che anche dal
tuo “profilo” si capisce bene che sei “uno di vita!”, cosa realmente accade in
questa bellissima e gloriosissima Andria in modo che noi “vecchi” si possa
avere una visione probabilmente diversa e differente rispetto a quella molto
annebbiata e velata che ci fanno apparire ma non lo fai quindi stai omettendo
fatti che conosci e quell’accusa di “pochezza umana” che hai rivolto a me sei
riuscito di nuovo a fartela propria con il tuo omertoso silenzio con il tuo
messaggio lanciato nel vuoto, con il rischio di farti complice di chi questa
realtà vuole continuare a mantenerla nascosta senza far emergere quelle
condizioni che anche tu conosci bene e che magari con quegli strumenti che tu
stesso suggerisci nella tua lettera cioè stimolare la popolazione creando
meeting, concerti, serate, spettacoli teatrali, mostre ed esibizioni, potremmo
contribuire a conoscere meglio e magari porvi rimedio.
Caro
Luca Santovito, quando noi del Comitato di Quartiere ci siamo “interessati”
all’argomento non abbiamo fatto alcun riferimento a Festival o altre
Manifestazioni, anche perché mai siamo mai venuti a conoscenza
dell’organizzazione di tali eventi programmati per quella sera nel Parco Giovanni
Paolo II quindi ci siamo limitati a raccontare quello che abbiamo potuto vedere
con i nostri occhi e quello che ci raccontava chi era all’interno del parco
reso abusivamente “privato” o quello che ci comunicavano i tanti residenti che
raccontavano disagi dovuti all’eccessivo volume della musica suonata e altri
“disturbi” mai cercati.
Quindi
mai e poi mai abbiamo avuti pregiudizi e preconcetti rispetto
all’organizzazione di un Festival musicale, di qualunque genere e di qualunque
natura così come non entriamo nel merito della sua capacità di essere o meno in
grado di “puntare alla riesumazione della movida andriese deceduta a causa
dell'ormai diffuso e caratteristico bigottismo di gran parte dei nostri
concittadini”, come tu scrivi, e qui diventi offensivo non solo verso la mia
persona, come hai fatto ripetutamente, ma anche nei confronti di una grande
parte della cittadinanza andriese, che tiri in ballo così genericamente
coinvolgendo evidentemente forse anche te stesso e anche tutti quei giovani che
dici di voler rappresentare e sostenere.
Caro
Luca, se fossimo stati animati da spirito distruttivo e se avessimo pregiudizi
nei confronti dei giovani quella festa, giovedì 18 settembre ad Andria, nel
parco Giovanni Paolo II, nel Quartiere Europa molto probabilmente con quelle
modalità e in quei termini non si sarebbe mai svolta.
Noi,
Caro Luca, abbiamo mai detto che quel luogo pubblico, il parco Giovanni Paolo
II, mai avrebbe potuto essere adibito ad usi privati ed essere completamente e
totalmente chiuso all’accesso pubblico? Abbiamo mai detto che gli ingressi a
pagamento in quel luogo sono stati negati in passato ad altri organizzatori e
che nutriamo fortissimi dubbi che sia stato lecito che ciò sia potuto essere
stato concesso? Abbiamo mai detto che all’interno del parco sarebbero state
somministrate e vendute bevande alcoliche, anche a minorenni, mentre ciò è
assolutamente vietato e sempre è stato vietato anche quando sono stati emanati
i bandi per la gestione di quel chiosco bar che, inagibile, avrebbe dovuto
rimanere chiuso ma forse è stato utilizzato anch’esso impropriamente quel
giovedì 18 settembre? Abbiamo mica mai detto che il verde pubblico avrebbe
subito dei danni e che il dopo-manifestazione avrebbe visto il parco
ricettacolo di rifiuti di ogni genere e di una spropositate quantità di
bottiglie svuotate e distrutte? Abbiamo mai detto che l’introduzione di
un’enorme quantità di bottiglie di alcol, facilmente introdotte anche
dall’esterno della recinzione, sia avvenuta senza alcuna forma di controllo?
Abbiamo mia detto che il giorno dopo la manifestazione cioè venerdì 19
settembre proprio in quel parco era già stata programmata una manifestazione
con protagonisti bambini e adolescenti, probabilmente con gusti anche musicali
diversi dai tuoi ma credo con gli stessi diritti, e qualche “potente” ha
addirittura osato vietare lo svolgimento di tale manifestazione di danza
affermando che quanto accaduto giovedì 18 e le condizioni in cui è stato
lasciato il parco dopo “la tua serata” non consentivano lo svolgimento di tale
evento? Abbiamo forse raccontato dell’uso di droghe che se ne è fatto in modo
palese ed inaccettabile o abbiamo forse parlato del sistema dei controlli?
No,
caro Luca, di tutto questo e di molto altro ancora non abbiamo affatto parlato
né abbiamo fatto alcun cenno alle autorizzazioni rilasciate o che avrebbero
dovuto essere rilasciate dai competenti uffici comunali così come non abbiamo
mica fatto alcun riferimento ad eventuali elargizioni di denaro pubblico
rispetto ad un evento privato e per giunta anche a pagamento.
Sai
perché non ci siamo fatti trascinare da tutte queste seppur legittime
riflessioni? Perché non abbiamo mai avuto alcuna intenzione “rovinare la festa
a qualcuno”. Non lo abbiamo mai fatto e non lo faremo mai pur consapevoli che
tutto ciò che nei decenni non abbiamo voluto fare ad altri lo abbiamo subito
noi stessi anche se con scarsi risultati visti i tentativi dei mediocri,
miseramente falliti.
Allora,
Luca Santovito, hai fatto bene a stimolarmi, anche se nel modo sbagliato e
forse qualcuno ti ha sollecitato a farlo sapendo che chi in questo momento ti
scrive non sarebbe mai rimasto indifferente alla tua “chiamata”, anche se
pubblicata da pochissimi organi. Sappi, caro Luca, che quegli interventi stampa
li avrei potuti fare ugualmente, ricevendo la stessa identica eco perché quello
che conta sono i contenuti, senza metterci né la firma né la faccia e invece
no. Quel mio comunicato l’ho firmato sapendo di mettermi al centro delle tue
violente critiche ma ho avuto il coraggio anche questa volta di farlo
apertamente, senza temerti e senza temere quella folta schiera di mediocri
appollaiati nei palazzi.
Caro
Luca, tu poni una domanda estremamente importante quando scrivi: “Di chi è la
colpa, se una ragazzina di 12 anni stringe una bottiglia di vodka tra le mani?
Questa, Luca, è la vera, drammatica, immensa domanda che deve vederci uniti,
voi giovani e noi adulti, genitori ed educatori e solo cercando insieme la
risposta a questa drammatica domanda saremo certi di aver avviato un percorso
di crescita comune, soprattutto facendolo insieme, senza contrapposizioni e
senza pregiudizi.
Oscar
Wilde diceva: I figli cominciano con l'amare i genitori, poi li giudicano,
raramente, se non mai, li perdonano.
E’
proprio vero, Luca, tra le tante cose che ci stanno togliendo c’è anche la
libertà di amarci l’un l’altro e tu, persona intelligente, sai bene cosa questo
significhi, quali siano le dirette conseguenze e dove vogliono portarci.
Luca,
tu scrivi ancora: “Come siamo arrivati fin qui, a questo punto di non ritorno?
Ma soprattutto: come si potrebbe risolvere questa questione sociale?” Le tue
domande sono intriganti e profonde quindi anche per questa tua manifesta
sensibilità ho deciso di risponderti pubblicamente. Allora concentriamoci
proprio su questo perché le risposte a quelle domande salverebbero intere
future generazioni e quì la responsabilità è tutta, per intera, nelle nostre
mani e nelle nostre teste.
Un
errore, Luca, io l’ho commesso ed hai fatto bene a sottolinearlo, come hanno
fatto anche altri che hanno “commentato”. Ho scritto, con leggerezza, “...aver
ascoltato musica infernale", senza aver avuto la capacità di spiegare e
specificare che quel termine era riferito non già al genere musicale ma
all’altissimo volume con il quale quella musica veniva diffusa quella sera,
disturbando moltissimo persone malate e anziani quindi sono stato evidentemente
frainteso e non poteva essere altrimenti visto il mio estremo amore per
qualsiasi genere musicale e la mia storia di protagonista di qualche decennio
di esperienza nelle radio veramente libere di Andria e d’Italia ne è la
dimostrazione come lo è il fatto di aver avuto la fortuna di avere un figlio
che vive per la musica e la suona, anche quella che tu ami ed esalti.
Non
voglio dilungarmi, caro Luca, quindi non entro nel merito di quanto tu hai
detto facendo riferimento alla vendita di alcolici e a chi avrebbe dovuto
impedirlo quindi voglio abbandonare la discussione senza rancore e senza
risentimenti ma con la consapevolezza di essere io a doverti ringraziare per
l’opportunità che mi hai dato di chiarire il mio pensiero e di aver avuto il
piacere di comunicare con un giovane mio concittadino nel quale io stesso
ripongo tutta la mia fiducia certo che tu, Luca, sia una parte importante della
nostra Comunità e che sarai capace anche di cambiarla in meglio, perché no,
magari insieme a noi cosiddetti adulti.
Tu
sai cosa è avvenuto, quella sera, in quel parco che noi del Comitato abbiamo
fortemente voluto e che intendiamo salvaguardare e sai bene che molte di quelle
cose non sono, non possono e non devono essere considerate “normali” quindi se
partiamo da un minimo di autocritica allora siamo sulla buona strada, anche se
lunga ed imprevedibile.
Grazie
e ciao, Luca Santovito.
Naturalmente
quando vuoi, tu e tutti i tuoi amici, sapete dove trovarmi.
Andria,
24 settembre 2014
f.to
Savino Montaruli
Coordinatore
Comitato Quartiere Europa di Andria
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