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News dalle Città della BAT

giovedì 25 settembre 2014

ANDRIA : Caro Luca, non ce l’ho né con te, né con i tuoi coetanei

Sono genitore di adolescenti e credo che voi siate, nello stesso tempo, vittime e carnefici!

L'adolescente andriese? Vittima e carnefice nello stesso tempo e questa è una realtà talmente cruda che se noi del Comitato Europa abbiamo “osato” intervenire su un delicato argomento qual è quello dell’abuso di alcol e droghe tra gli adolescenti lo abbiamo fatto esclusivamente perché sono cose che abbiamo sempre fatto, animati da spirito di appartenenza e senso di responsabilità, anche come genitori.
Dopo aver letto la nota diffusa pubblicamente dal cittadino adolescente andriese Luca Santovito, indirizzata al Coordinatore del nostro Comitato di Quartiere Europa, è stato lo stesso Coordinatore, Savino Montaruli, a diffondere questa nota di replica.

“Ho letto la nota indirizzatami a mezzo stampa dal concittadino andriese Luca Santovito il quale si rivolge alla mia persona non disdegnando di elargire affermazioni gratuite e molto gravi oltre che offensive ma voglio, per il momento, far finta di non aver letto quelle offese ed essere positivo e propositivo, anche con Luca. A Luca quindi dico che non ho apprezzato il tenore del suo intervento perché quel linguaggio lo riconosco e lo giudico anche poco appropriato se appiccicato addosso a chi, come sicuramente sei tu, caro Luca, ce la sta mettendo tutta per cambiare (in meglio?) le cose e la società in cui viviamo. Poiché non oso pensare che quella lettera sia stata scritta a più mani do per buono il risultato di tale tuo intervento che sicuramente è quello di mantenere, in ogni caso, vivo l’interesse su un argomento che, in verità, ha visto, in questi giorni, troppe voci silenti, se non i commenti estremamente offensivi lasciati a fondo pagina sugli articoli che sono stati divulgati ma anche in questo caso mi affido all’antico detto “dal proprio cuor l’altrui misura”, anche perché a guardare il numero delle condivisioni e degli apprezzamenti di tali miei interventi quei pochi, miseri e spesso anonimi commenti si annullano da sé.
Luca, nella tua lettera, tu scrivi “.....sterili polemiche sollevate da comitati a volte inesistenti o da persone il cui solo obiettivo è quello di pubblicizzarsi per secondi fini a noi (forse) sconosciuti”. Già partendo da questa (tua?) preliminare affermazione devo dirti che affronti maluccio la questione perché parti da un pregiudizio e dai per scontate cose che, in realtà, non sono né vere né verificabili quindi il “bigottismo” di cui mi accusi lo hai già fatto tutto tuo e te ne sei approprio forse anche involontariamente.
Quando invece scrivi: “...Ma siamo a conoscenza di ciò che accade veramente nelle strade della nostra bellissima e gloriosissima Andria?”, da un lato lanci il messaggio secondo cui faresti intendere di conoscerla molto bene quella realtà quindi avresti fatto bene ad andare oltre e raccontarci, visto che anche dal tuo “profilo” si capisce bene che sei “uno di vita!”, cosa realmente accade in questa bellissima e gloriosissima Andria in modo che noi “vecchi” si possa avere una visione probabilmente diversa e differente rispetto a quella molto annebbiata e velata che ci fanno apparire ma non lo fai quindi stai omettendo fatti che conosci e quell’accusa di “pochezza umana” che hai rivolto a me sei riuscito di nuovo a fartela propria con il tuo omertoso silenzio con il tuo messaggio lanciato nel vuoto, con il rischio di farti complice di chi questa realtà vuole continuare a mantenerla nascosta senza far emergere quelle condizioni che anche tu conosci bene e che magari con quegli strumenti che tu stesso suggerisci nella tua lettera cioè stimolare la popolazione creando meeting, concerti, serate, spettacoli teatrali, mostre ed esibizioni, potremmo contribuire a conoscere meglio e magari porvi rimedio.
Caro Luca Santovito, quando noi del Comitato di Quartiere ci siamo “interessati” all’argomento non abbiamo fatto alcun riferimento a Festival o altre Manifestazioni, anche perché mai siamo mai venuti a conoscenza dell’organizzazione di tali eventi programmati per quella sera nel Parco Giovanni Paolo II quindi ci siamo limitati a raccontare quello che abbiamo potuto vedere con i nostri occhi e quello che ci raccontava chi era all’interno del parco reso abusivamente “privato” o quello che ci comunicavano i tanti residenti che raccontavano disagi dovuti all’eccessivo volume della musica suonata e altri “disturbi” mai cercati.
Quindi mai e poi mai abbiamo avuti pregiudizi e preconcetti rispetto all’organizzazione di un Festival musicale, di qualunque genere e di qualunque natura così come non entriamo nel merito della sua capacità di essere o meno in grado di “puntare alla riesumazione della movida andriese deceduta a causa dell'ormai diffuso e caratteristico bigottismo di gran parte dei nostri concittadini”, come tu scrivi, e qui diventi offensivo non solo verso la mia persona, come hai fatto ripetutamente, ma anche nei confronti di una grande parte della cittadinanza andriese, che tiri in ballo così genericamente coinvolgendo evidentemente forse anche te stesso e anche tutti quei giovani che dici di voler rappresentare e sostenere.
Caro Luca, se fossimo stati animati da spirito distruttivo e se avessimo pregiudizi nei confronti dei giovani quella festa, giovedì 18 settembre ad Andria, nel parco Giovanni Paolo II, nel Quartiere Europa molto probabilmente con quelle modalità e in quei termini non si sarebbe mai svolta.
Noi, Caro Luca, abbiamo mai detto che quel luogo pubblico, il parco Giovanni Paolo II, mai avrebbe potuto essere adibito ad usi privati ed essere completamente e totalmente chiuso all’accesso pubblico? Abbiamo mai detto che gli ingressi a pagamento in quel luogo sono stati negati in passato ad altri organizzatori e che nutriamo fortissimi dubbi che sia stato lecito che ciò sia potuto essere stato concesso? Abbiamo mai detto che all’interno del parco sarebbero state somministrate e vendute bevande alcoliche, anche a minorenni, mentre ciò è assolutamente vietato e sempre è stato vietato anche quando sono stati emanati i bandi per la gestione di quel chiosco bar che, inagibile, avrebbe dovuto rimanere chiuso ma forse è stato utilizzato anch’esso impropriamente quel giovedì 18 settembre? Abbiamo mica mai detto che il verde pubblico avrebbe subito dei danni e che il dopo-manifestazione avrebbe visto il parco ricettacolo di rifiuti di ogni genere e di una spropositate quantità di bottiglie svuotate e distrutte? Abbiamo mai detto che l’introduzione di un’enorme quantità di bottiglie di alcol, facilmente introdotte anche dall’esterno della recinzione, sia avvenuta senza alcuna forma di controllo? Abbiamo mia detto che il giorno dopo la manifestazione cioè venerdì 19 settembre proprio in quel parco era già stata programmata una manifestazione con protagonisti bambini e adolescenti, probabilmente con gusti anche musicali diversi dai tuoi ma credo con gli stessi diritti, e qualche “potente” ha addirittura osato vietare lo svolgimento di tale manifestazione di danza affermando che quanto accaduto giovedì 18 e le condizioni in cui è stato lasciato il parco dopo “la tua serata” non consentivano lo svolgimento di tale evento? Abbiamo forse raccontato dell’uso di droghe che se ne è fatto in modo palese ed inaccettabile o abbiamo forse parlato del sistema dei controlli?
No, caro Luca, di tutto questo e di molto altro ancora non abbiamo affatto parlato né abbiamo fatto alcun cenno alle autorizzazioni rilasciate o che avrebbero dovuto essere rilasciate dai competenti uffici comunali così come non abbiamo mica fatto alcun riferimento ad eventuali elargizioni di denaro pubblico rispetto ad un evento privato e per giunta anche a pagamento.
Sai perché non ci siamo fatti trascinare da tutte queste seppur legittime riflessioni? Perché non abbiamo mai avuto alcuna intenzione “rovinare la festa a qualcuno”. Non lo abbiamo mai fatto e non lo faremo mai pur consapevoli che tutto ciò che nei decenni non abbiamo voluto fare ad altri lo abbiamo subito noi stessi anche se con scarsi risultati visti i tentativi dei mediocri, miseramente falliti.
Allora, Luca Santovito, hai fatto bene a stimolarmi, anche se nel modo sbagliato e forse qualcuno ti ha sollecitato a farlo sapendo che chi in questo momento ti scrive non sarebbe mai rimasto indifferente alla tua “chiamata”, anche se pubblicata da pochissimi organi. Sappi, caro Luca, che quegli interventi stampa li avrei potuti fare ugualmente, ricevendo la stessa identica eco perché quello che conta sono i contenuti, senza metterci né la firma né la faccia e invece no. Quel mio comunicato l’ho firmato sapendo di mettermi al centro delle tue violente critiche ma ho avuto il coraggio anche questa volta di farlo apertamente, senza temerti e senza temere quella folta schiera di mediocri appollaiati nei palazzi.
Caro Luca, tu poni una domanda estremamente importante quando scrivi: “Di chi è la colpa, se una ragazzina di 12 anni stringe una bottiglia di vodka tra le mani? Questa, Luca, è la vera, drammatica, immensa domanda che deve vederci uniti, voi giovani e noi adulti, genitori ed educatori e solo cercando insieme la risposta a questa drammatica domanda saremo certi di aver avviato un percorso di crescita comune, soprattutto facendolo insieme, senza contrapposizioni e senza pregiudizi.
Oscar Wilde diceva: I figli cominciano con l'amare i genitori, poi li giudicano, raramente, se non mai, li perdonano.
E’ proprio vero, Luca, tra le tante cose che ci stanno togliendo c’è anche la libertà di amarci l’un l’altro e tu, persona intelligente, sai bene cosa questo significhi, quali siano le dirette conseguenze e dove vogliono portarci.
Luca, tu scrivi ancora: “Come siamo arrivati fin qui, a questo punto di non ritorno? Ma soprattutto: come si potrebbe risolvere questa questione sociale?” Le tue domande sono intriganti e profonde quindi anche per questa tua manifesta sensibilità ho deciso di risponderti pubblicamente. Allora concentriamoci proprio su questo perché le risposte a quelle domande salverebbero intere future generazioni e quì la responsabilità è tutta, per intera, nelle nostre mani e nelle nostre teste.
Un errore, Luca, io l’ho commesso ed hai fatto bene a sottolinearlo, come hanno fatto anche altri che hanno “commentato”. Ho scritto, con leggerezza, “...aver ascoltato musica infernale", senza aver avuto la capacità di spiegare e specificare che quel termine era riferito non già al genere musicale ma all’altissimo volume con il quale quella musica veniva diffusa quella sera, disturbando moltissimo persone malate e anziani quindi sono stato evidentemente frainteso e non poteva essere altrimenti visto il mio estremo amore per qualsiasi genere musicale e la mia storia di protagonista di qualche decennio di esperienza nelle radio veramente libere di Andria e d’Italia ne è la dimostrazione come lo è il fatto di aver avuto la fortuna di avere un figlio che vive per la musica e la suona, anche quella che tu ami ed esalti.
Non voglio dilungarmi, caro Luca, quindi non entro nel merito di quanto tu hai detto facendo riferimento alla vendita di alcolici e a chi avrebbe dovuto impedirlo quindi voglio abbandonare la discussione senza rancore e senza risentimenti ma con la consapevolezza di essere io a doverti ringraziare per l’opportunità che mi hai dato di chiarire il mio pensiero e di aver avuto il piacere di comunicare con un giovane mio concittadino nel quale io stesso ripongo tutta la mia fiducia certo che tu, Luca, sia una parte importante della nostra Comunità e che sarai capace anche di cambiarla in meglio, perché no, magari insieme a noi cosiddetti adulti.
Tu sai cosa è avvenuto, quella sera, in quel parco che noi del Comitato abbiamo fortemente voluto e che intendiamo salvaguardare e sai bene che molte di quelle cose non sono, non possono e non devono essere considerate “normali” quindi se partiamo da un minimo di autocritica allora siamo sulla buona strada, anche se lunga ed imprevedibile.
Grazie e ciao, Luca Santovito.
Naturalmente quando vuoi, tu e tutti i tuoi amici, sapete dove trovarmi.
Andria, 24 settembre 2014
                                                                                         f.to Savino Montaruli
                                                           Coordinatore Comitato Quartiere Europa di Andria



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