IN EFFETTI QUEL REGOLAMENTO ANDREBBE MEGLIO ARTICOLATO E STRUTTURATO.
Nel corso dell’intera
giornata si sono susseguiti incontri e contatti con gli imprenditori nel corso
dei quali si è anche discusso della tanto temuta TARI (Tassa Rifiuti) che sta
animando ed agitando anche gli animi dei commercianti tranesi che proprio ad
agosto, mentre non hanno potuto neanche far fronte alle scadenze fiscali e
previdenziali, si sono visti recapitare gli avvisi di pagamento della nuova
tassa. Tanti gli interventi e tutti molto appropriati. Per puntualizzare alcuni
elementi di valutazione oggettiva è stato il Presidente di Unimpresa Bat,
Savino Montaruli, ad intervenire sull’argomento e, rivolgendosi agli
imprenditori ha detto: “è vero, avete ragione, non esiste alcuna necessità di
farsi prendere dalla fretta e dall’ansia di pagare alle scadenze previste ed
indicate nell’avviso di pagamento anche perché tali scadenze sono solo
ordinatorie e non perentorie quindi non rispettarle il 31 agosto, il 31 ottobre
e il 31 dicembre 2014 non comporta alcuna sanzione perché se notate bene sugli stessi
avvisi di pagamento che in queste ore vi stanno pervenendo è scritto a chiare
lettere che - in caso di mancato pagamento del presente avviso, verrà emesso un
sollecito a mezzo raccomandata A.R. con spese postali a carico e
successivamente, se non verrà effettuato il pagamento, si procederà alla
riscossione coatta a mezzo di ingiunzione fiscale con addebito di sanzioni,
interessi e spese -. Si tenga conto – ha detto Montaruli – che nella città di
Andria sono trascorsi moltissimi mesi ed oltre un anno dalla scadenza di quanto
dovuto per la Tares 2013 e ad oggi ancora tali raccomandate di sollecito non
sono pervenute a chi non ha pagato quindi questo significa che abbiamo tutto il
tempo necessario per le verifiche dei singoli casi e anche per attenderci
un’opportuna revisione del Regolamento e delle Tariffe il quale sicuramente
andrebbe meglio articolato e strutturato, esattamente come già richiesto anche
dagli amici di C.N.A. Trani. Sappiate però – ha detto Montaruli – che decidere
di intraprendere azioni di protesta civile come quella, legittima e prevista,
di non pagare immediatamente alle scadenze e di attendere l’arrivo delle
raccomandate senza costi aggiuntivi se non quello della spedizione, può
significare far venire meno nelle casse comunali, di Trani e di tutti quei
comuni ove si attuerebbe, enormi risorse finanziarie con il rischio di un
blocco totale dei capitoli di uscita e delle spese fino al collasso totale e al
dissesto in quanto gli introiti previsti dalla TARI sono di notevole entità e
facendo venir meno la loro riscossione nel bilancio corrente è cosa che
comporta conseguenze di non poco conto con risvolti negativi anche per i
cittadini quindi andiamo cauti. E’ per questo – ha detto il Presidente di
Unimpresa Bat – che noi non ci sottrarremmo ai pagamenti ma riteniamo che si
debba pagare il giusto mentre per taluni Settori e Categorie, invece, tali
aumenti sproporzionati sono inconcepibili e vanno assolutamente rivisti tenendo
anche conto delle indicazioni ministeriali che in effetti stanno mettendo in
difficoltà anche i comuni e le amministrazioni locali sempre più soggetti
passivi e soccombenti – ha concluso Montaruli.
Come Unimpresa Bat quindi si
continuerà ad effettuare le verifiche atteso che quella di Trani non è affatto la
situazione più al limite poiché ci sono comuni che addirittura non hanno ancora
deliberato affidandosi, ancora una volta, alla provvisorietà e all’incertezza.
Un ringraziamento, infine, alle
Associazioni e Comitati dei Consumatori della Puglia che hanno manifestato pubblico
apprezzamento per i nostri interventi e per l’interessamento ad una questione
che investe soprattutto anche gli interessi dei consumatori e degli utenti i
quali, anche con il venire meno di un sempre crescente numero di piccoli negozi,
saranno i primi a pagarne le conseguenze.
Area
Soci
UNIMPRESA
BAT
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