Mai espressione fu più
appropriata, da parte del Presidente della Provincia di Barletta - Andria -
Trani, Francesco Ventola, nel commentare la chiusura, per trenta giorni, della
discarica di Trani, stabilita dalla Regione Puglia in virtù dell’ininterrotto e
copioso conferimento di rifiuti.
«E’ il classico caso di una
macchina con capienza di quattro posti che trasporta sette passeggeri. Per un
breve tratto può anche far strada, violando le norme, ma per un tragitto più
lungo è destinata solo a far danni - spiega il Presidente Ventola -. Per tanto
tempo avevamo ammonito la Regione Puglia sui rischi legati alla scelta di conferire
rifiuti del territorio barese nella discarica di Trani. Ma nessuno ci ha
ascoltato. In un primo momento abbiamo accettato questa scelta per puro spirito
solidaristico, ma la nostra disponibilità forse è stata scambiata per altro. E
ciò che sarebbe dovuto durare per sei mesi, in realtà si è protratto per due
anni. E come temevamo, la capacità residuale della discarica di Trani si è
praticamente azzerata e l’autonomia del nostro bacino risulta fortemente
compromessa».
Il Presidente Ventola ha poi concluso:
«adesso auspichiamo che nei trenta giorni l’Amiu possa porre rimedio a questa
situazione. Nel frattempo un territorio come il nostro, che in materia di
rifiuti si era distinto per buone prassi, deve fare i conti con un problema
oggettivo: dove andare a smaltire i rifiuti di Barletta, Bisceglie e Trani? Se
questa è la Puglia migliore che il Governatore Vendola, anni fa, ci aveva
prospettato, evidentemente qualcosa non torna. Forse ascoltando chi, come noi,
è ogni giorno in trincea e conosce a memoria le problematiche del territorio
che amministra, avrebbe evitato di commettere errori così grossolani che i
cittadini si ritrovano a dover pagare».
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