In qualità di referenti del Movimento nazionale
Legge Rifiuti Zero per la
Regione Puglia siamo a convocare una conferenza stampa davanti alla
discarica sita a Trani e gestita dall’AMIU perché crediamo che questo enorme
buco nero che ingoia tonnellate di rifiuti ogni giorno, oggi chiuso per una
serie di criticità riscontrate dagli organi competenti, non debba mai più
riaprire.
Affermiamo questo perché crediamo che si debbano e
si possano sviluppare buone pratiche per
potenziare o iniziare specifici progetti a servizio delle comunità locali e del
territorio dirette a ridurre la quantità dei rifiuti, ad estendere la raccolta
differenziata domiciliare per favorire la massimizzazione del riciclaggio e del
recupero di materia dai rifiuti urbani e rendere effettivamente residuale il
ricorso alla discarica, come prescrive l’articolo 182 del D. Lgs. 152/2006 e
s.m.i., nonché evitare l’incenerimento come pratica di distruzione di materia e
di produzione di particolato tossico in atmosfera, residui di ceneri e scorie da
conferire di nuovo in discariche per rifiuti speciali e pericolosi.
Purtroppo abbiamo quasi sempre riscontrato un clima
di chiusura da parte degli Enti locali (Regione, Provincie e Comuni) ed è per
questo che non ci è rimasta altra strada che quella di porre in essere una
forte e clamorosa iniziativa volta a richiamare tutti i livelli istituzionali
e, in generale, i soggetti a vario titolo coinvolti nel rispetto della legge ad
una chiara assunzione di responsabilità
che implichi un reale cambio di rotta.
Abbiamo presentato una diffida nei confronti delle
autorità competenti (Ministro dell’Ambiente, Presidenti di Regione e Province, Sindaci,
gestori di discariche) recependo noi finalmente sia le direttive europee che la
circolare ministeriale in materia di discariche.
Infatti la Commissione Europea ,
con nota 17/6/2011 ha inviato alla Repubblica Italiana una lettera di
costituzione in mora per violazione della direttiva 1999/31CE, recepita con D.
Lgs n. 36/2003, e della direttiva 2008/98 CE, recepita con D. Lgs n. 152/2006.
A seguito della procedura d’infrazione, è stata
emanata una circolare dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio
e del mare in data 6/8/2013, peraltro inviata a tutte le Regioni italiane, che
riconosce come trattamento adeguato dei rifiuti in discarica la tecnica della
trito-vagliatura solo se accompagnata dalla stabilizzazione della frazione
umida, onde evitare la formazione di percolato in falda e l’immissione di
biogas.
Oggi pertanto le discariche che conferiscono
rifiuti indifferenziati senza provvedere alla separazione e al trattamento
della frazione organica sono illegali e andrebbero immediatamente chiuse, predisponendo
un intervento di bonifica al fine di abbattere l’inquinamento delle falde
idriche e dell’atmosfera circostante i siti.
A febbraio di quest’anno il Movimento Legge Rifiuti
Zero per la Regione
Lazio ha presentato un atto di diffida e messa in mora contro
le discariche cosiddette di ‘talquale’ con risultati straordinari, portando
infatti il Presidente della Regione Lazio, Zingaretti, a chiudere ben cinque
discariche perché illegali.
Noi in Puglia abbiamo individuato nei Comuni di
Trani, Andria e Cerignola le discariche per rifiuti urbani non pericolosi che
non effettuano adeguato trattamento, così come prescritto dalla circolare
ministeriale suddetta, e presentato lo stesso atto di diffida e messa in mora
alle autorità competenti in materia.
Chiamiamo in causa il Presidente della Regione,
Nichi Vendola, e i Sindaci dei Comuni interessati, a dar seguito alla nostra
diffida e ad applicare sia la direttiva europea che la circolare ministeriale, ponendo
le basi finalmente per una chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso l’adozione
della Strategia Rifiuti Zero. Unica strategia, ampiamente sperimentata con
ottimi risultati a livello internazionale, in grado di coniugare tutela della
salute e dell’ambiente con sana occupazione.
Sabrina
Salerno
Alessandro
Zagaria
-Movimento
Legge Rifiuti Zero PUGLIA
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